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Laboratorio di Narrativa: Liliana Tuozzo

Creato il 03 novembre 2011 da Patrizia Poli @tartina

 

“Cuore di mamma” di Liliana Tuozzo sta tutto in un gesto secco: l’abbandono e il suo contrario, il pentimento.

“Non bastava pensarlo, per poter morire, anzi, lei stava generando un’altra vita.”

La vita si genera anche contro volontà, nella madre gatta come in quella umana, ma l’animale ha un istinto inderogabile che non dà scelta, mentre la donna deve fare i conti con ragione e sentimento.

Se la giovane Jole, spaventata da un ruolo più grande di lei, appare come la protagonista, ciò che resta nel cuore del lettore non è tanto il suo tremore, il suo ventre gonfio, o il suo rantolo di dolore mentre affronta con disperazione un travaglio solitario, quanto piuttosto il filo amoroso che lega madre e figli; ed è  una tenera mamma-gatta, il leccare dolce i piccoli esseri indifesi nati dal suo corpo, che ci dà il senso di un sentimento che va anche oltre le emozioni. Ci sembra di vederli, i micini neonati,  li immaginiamo i batuffoli pelosi, accuditi e protetti nella loro cesta di paglia, con le piccole bocche spalancate e gli occhi ancora chiusi.

Il bambino strilla, i gattini miagolano, i suoni perforano le orecchie, straziano, accendono rimorsi.  I gesti della micia sono più naturalmente “umani” di quelli di chi lascia un neonato indifeso per strada. E ci viene voglia di ringraziarla quella madre tenerissima, perché ancora una volta dal mondo animale ci viene una lezione d’amore.

 

Patrizia Poli e Ida Verrei

 

Per leggere il racconto

 

http://it-it.facebook.com/#!/groups/169307813081701/

http://www.facebook.com/poli.verrei.laboratorio.narrativa

 


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