Il C.I.E. di Camigliano, in collaborazione con
l'associazione TaoTango, organizza e propone un'innovativa esperienza
psicocorporea che si fonda sul connubio tra tango e bioenergetica. In linea con
il principio secondo il quale ogni autentica liberazione passa attraverso il
corpo e i suoi canali energetici, nasce l'idea di utilizzare la profonda carica
istintiva ed emotiva racchiusa nell'abbraccio del tango per scardinare i
lucchetti della corazza muscolare e consentire all'energia di fluire
liberamente fino ad incontrare l'altro, noi stessi, la gioia del presente.
I corsi e gli stages sono condotti in modo totalmente sperimentale
e innovativo: la magia dell’incontro nel Tango viene supportata dalla
profondità del lavoro bioenergetico (metodo scientifico di analisi
deduttivo-corporea elaborato da Alexander Lowen) basato sulla respirazione
libera e consapevole, sull’attenzione alle proprie sensazioni corporee, sul
focusing al "qui ed ora" e sulla riattivazione dello scorrere
spontaneo dell’energia vitale attraverso gli esercizi di grounding. Questa
azione sinergica consente ai corpi di superare le proprie rigidità, diventare
disponibili al movimento e all’esplorazione dello spazio attraverso il contatto
con l’altro e l’ascolto della musica. La Bioenergetica diventa un mezzo
fondamentale per abbandonare ogni forma di resistenza e di pre-giudizio, di
mera soddisfazione narcisistica, e tornare alla verità pura e giocosa del
proprio corpo che danza libero e creativo, respirando libertà con altri corpi;
coniuga un piacere, quello della danza, con la comprensione profonda di ciò che
un movimento e un gesto diretto, possono rappresentare nella vita di
ognuno.
Questa procedura interdisciplinare che noi chiamiamo “Metodo di Movimento
Deduttivo” consente di attivare, attraverso un moto interno, naturale,
pertinente all’esclusività di ogni corpo e alla storia che ogni corpo racconta,
la propria danza, liberarla con spontaneità, fluidità, viverla come linguaggio
primario di comunicazione immediata del sé nello spazio e nello scambio
energetico con gli altri corpi che si muovono con uguale naturalezza. Come
affermava Michelangelo a proposito della scultura, convinto che le statue
fossero già contenute nel rigido marmo che le teneva imprigionate, agiamo “per
forza di levare” : eliminando le strutture superflue possiamo giungere al cuore
di una danza organica che ognuno possiede già dentro di sé.
La condizione necessaria per questo tipo di ricerca è lavorare sulla
consapevolezza (lo spazio interno e quello esterno) psico-corporea che, sola,
può aiutarci a rendere i corpi fruibili al movimento e all’incontro. Impariamo,
così, prima di tutto a respirare (respirazione diaframmatica); familiarizziamo
con il nostro peso e la nostra struttura anatomica, la indaghiamo e impariamo a
conoscerla, insieme alla gestione dell’asse, la traslazione dello stesso nello
spazio ( prima da soli e poi in coppia). Riconosciamo il nostro equilibrio
attraverso il disequilibrio. Diventiamo consapevoli dell’appoggio plantare
sulla terra e delle possibilità di contatto che i nostri piedi hanno
(camminata, basculamenti, pivot), delle forze (ascendenti, discendenti, centrifughe
e centripete) che generano l’andare, dell’intenzione e delle direzioni del
moto. Perseguendo la circolarità e la continuità del movimento armonico
sperimentiamo, lavorando in coppia, la possibilità di allinearci sui tre volumi
portanti del nostro corpo (testa, torace, bacino) e di passare dal movimento al
contromovimento e quindi di muoverci in dissociazione. Attiviamo la conoscenza
dello spazio come luogo pieno, denso, abitato anche da atri corpi. Infine
giungiamo all’incontro con l’altro attraverso l’abbraccio, la ricomposizione
della parte Yin, il nostro maschile, e di quella Yang, il nostro femminile;
ritorniamo alle percezioni tattili delle braccia e delle mani, alla fiducia,
all’ascolto reciproco e alla possibilità di guidare un movimento nella danza.
Il lavoro di consapevolezza e presenza caratterizza il nostro modus operandi e
per questo il Tango, associato al contributo di altre discipline che si
orientano verso una conoscenza attiva del proprio corpo (la Bioenergetica, la
ginnastica posturale, il Tai Chi, la Contact Improvisation, lo Yoga), viene
utilizzato nei nostri incontri come mezzo, e non come fine, per
giungere alla cognizione del sé.
Infatti il Tango, che è già luogo dell’incontro
con sé e con l’altro e danza di comunicazione estemporanea, va ad utilizzare la
capacità naturale di elaborare artisticamente il proprio vissuto, cercando di
non costiparlo in strutture di rigide regole e sterili tecnicismi, ma educando
ognuno a tras-formarlo creativamente per condividerlo con gli altri. Educare
sta per "e-ducere", ovvero "portare fuori" dal buio verso
una modalità di vita più soddisfacente per la persona: un metodo vantaggioso
per abbandonare ogni forma di resistenza e di pre-giudizio.
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
1. Riscaldamento di Bioenergetica e ginnastica dolce posturale
2. Esercizi di esplorazione delle possibilità di movimento della colonna
vertebrale (Metodo Paxton)
3. Equilibrio: appoggio plantare comodo alla terra, forze di scarico del peso
corporeo, individuazione del proprio asse, traslazione del corpo in asse nello
spazio (Il punto zero. Camminata semplice in sistema parallelo con cambio di
peso).
4. Contatto: interazione del nostro movimento con quello dell’altro, incontro
della parte maschile con quella femminile attraverso esperienze di attivazione
del lato destro e sinistro del corpo.
5. Movimento dedotto: continuità ed elaborazione del movimento attraverso
l'improvvisazione di una danza libera ed istintiva, in coppia, che nasce dal
contatto sfruttando l’opposizione del peso e il reciproco ascolto.
N.B. Il workshop è aperto a tutti, non è necessario saper ballare tango né essere
in coppia.
Per info e prenotazioni: 333 6612148
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
1. Riscaldamento di Bioenergetica e ginnastica dolce posturale
2. Esercizi di esplorazione delle possibilità di movimento della colonna
vertebrale (Metodo Paxton)
3. Equilibrio: appoggio plantare comodo alla terra, forze di scarico del peso
corporeo, individuazione del proprio asse, traslazione del corpo in asse nello
spazio (Il punto zero. Camminata semplice in sistema parallelo con cambio di
peso).
4. Contatto: interazione del nostro movimento con quello dell’altro, incontro
della parte maschile con quella femminile attraverso esperienze di attivazione
del lato destro e sinistro del corpo.
5. Movimento dedotto: continuità ed elaborazione del movimento attraverso
l'improvvisazione di una danza libera ed istintiva, in coppia, che nasce dal
contatto sfruttando l’opposizione del peso e il reciproco ascolto.
N.B. Il workshop è aperto a tutti, non è necessario saper ballare tango né essere
in coppia.
Per info e prenotazioni: 333 6612148
N.B. Il workshop è aperto a tutti, non è necessario saper ballare tango né essere
in coppia.
Per info e prenotazioni: 333 6612148
Per info e prenotazioni: 333 6612148
Il TaoTango come viaggio di benessere verso se stessi e
l’altro, alla ricerca di quell’abbraccio di comprensione e verità che spesso
nella vita ci neghiamo.