Dopo la tiratura con oltre 5.000 copie distribuite in tutto il mondo, la storia e le imprese del campione di S.Angelo, Toni Bevilacqua, magistralmente scritte dal cittadino onorario di S.Maria di Sala, il giornalista sportivo Claudio Gregori, tornano sugli scaffali;
il libro Labron, si presenta in una nuova riedizione: al racconto delle imprese di Toni Bevilacqua vengono aggiunte le rievocazioni delle gesta di altri atleti Salesi.
Sono:
- Mario Vallotto, campione Olimpico del quartetto del 60 a Roma, scomparso il 22 aprile del 1966 in seguito ad una grave malattia. Ora riposa, (riportando le parole di Gregori) nella sua culla materna nel cimitero di S.Angelo, a fianco di Toni Bevilacqua: sembra che ancora oggi pedalino assieme, la grazia e lo stile di Mario e la grinta e l’irruenza del Labron (sopranome affibbiato a Toni Bevilacqua da Gianni Brera).
- Ma ancora oggi a raccontare e testimoniare la loro carriera ciclistica troviamo i F.lli Sabbadin: Alfredo, vincitore di tappe al Giro e Classiche; Arturo, poche vittorie ma un tricolore conquistato nel 61 nella Coppa Bernocchi, entrambi nati a Caltana nel 36 e 39.
- Non per ultimo Attilio Benfatto, nato a Caselle nel 43 vincitore di 2 tappe al Giro, 5 titoli tricolori su pista e bronzo ai mondiali, sempre nella sua specialità: il mezzofondo.
Le loro gesta atletiche saranno ampiamente descritte nella nuova edizione del Labron: oltre una ventina di pagine, foto inedite, con storie di vita ordinaria, come quella a ricordo di nonna Adua, la mammina dei giovani ciclisti di Veternigo.
Storie inedite e altro quelle che verranno presentate in villa Farsetti, ospiti dell’amministrazione Comunale, il 24 maggio, in occasione della tappa del Giro d’Italia 2012 con arrivo a Vedelago (TV).
Saranno presenti alcuni grandi campioni capeggiati da Francesco Moser, l’associazione glorie del ciclismo Triveneto, lo staff della Gazzetta dello Sport, e poi – permettetemi – Lui, l’artefice di tutto: Bruno Carraro, il vulcanico sportivo delle due ruote, vice pres. del Museo Internazionale della Madonna del Ghisallo, la patrona di tutti ciclisti; la sua stella di Cavaliere della Repubblica brillerà, consapevoli che a S.Maria di Sala una pagina di storia spetta pure a Lui. Grazie Bruno per ricordare un passato che ancora oggi rimane un esempio di vita e di sport per tutti gli sportivi.
di Luciano Martellozzo