FIRENZE LUNEDI'.
Il poeta Saramago criticò sul suo blog un capo di governo anche editore dei suoi libri e i suoi “diritti furono defenestrati”? Allora, se così voleste, vedetevela voi -lacchè addomesticati- con la vostra decantata “libertà di pensiero” e con la “magnanimità imprenditoriale” con il mancato guadagno culturale e con lo scapito di un volgare profitto industriale. Il moderno crimine dell’espressione, il contemporaneo rogo del sapere. La lingua greca e latina, diventate l’amata italiana sono state la traduzione dei sentire, dei sentimenti, dei pensieri; sono state i punti di domanda degli ideali; sono state le risposte delle speranze; sono state il persistere delle incertezze; sono state il nutrimento delle critiche filosofiche, economiche, politiche; sono il sacrificio umano e la lotta contro la barbarie. La loro mancanza e il loro soffocamento sono l’impossibilità della piena conoscenza, li stimolo, il cimento della lotta per il progresso e il cambiamento. Il contemporaneo annebbia nel povero inglese universale, nel conforme specchio della modernità, nel gioco in borsa lingua ufficiale, per le banche segreto linguaggio per gli addetti da decifrare, nelle trappole d’interesse dei tassi da manovrare. Quante percezioni dell’animo, lampi della mente, sfuggiti sguardi degli occhi lasceranno la bocca aperta e la mano immobile nell’incapacità di tutti di apprendere pienamente, di parlare appropriatamente, di scrivere correttamente? L’umanità schiava e la Terra colonia da sfruttare, il più forte economicamente mentalmente ignorante, plasticamente ridicolo governante con una cattiva classe dirigente senza più popolazione? (Ricordo da un racconto di Tirella).
IL MINISTRO OGGETTO
Misera carica che parli
candidamente ignara
di quello che vogliono
gli italiani da te invocati
Sibilla ti ergi e baro ti inventi
credenziali senza liberi voti conservi
reazionario sviluppi l’ignoranza
ministro cinguetti televisivo consumi
oggetto metafora democrazia mimi.
-Renzo Mazzetti-
(10 marzo 2015)
http://renzomazzetti.blog.kataweb.it/2015/02/24/la-foglia-secca/