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Lacrime e sangue: il parlamento greco approva il piano anticrisi

Creato il 30 giugno 2011 da Pasudest

Intervista a Elisabetta Casalotti, giornalista del quotidiano EleftherotipyaIl parlamento greco ha approvato il piano di austerità necessario per continuare a ricevere i prestiti internazionali indispensabili per evitare il fallimento del paese. Una vittoria di misura che non allontana la prospettiva di elezioni anticipate in autunno. Il premier Papandreou rioete che non c'è alternativa, non ci sono "piani B". L'opnione pubblica lo sa, ma non accetta che a pagare siano sempre gli stessi - lavoratori dipendenti, impiegati pubblici, piccoli commercianti, pensionati - e spera nel miracolo. Ue e Fmi però sono stati chiari: niente sacrifici, niente ulteriori prestiti. E niente prestiti significa fallimento sicuro, con conseguenze pericolosissime per tutta l'area dell'euro. Il voto parlamentare è stato accompagnato da 48 ore di sciopero generale. La manifestazioni di protesta contro le misure economiche sono state segnate, in particolare ad Atene, dagli scontri tra i manifestanti più violenti e le forze dell'ordine con decine di feriti e danni ingenti. Il ministro per la Protezione del cittadino ha ordinato un'inchiesta sul comportamento della polizia.
Qui la registrazione dell'intervista

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