“Le straordinarie opere di Marcello Reboani della mostra Ladies for Human Rights, curata con grande maestria da Melissa Proietti, rappresentano alcune tra le più coraggiose donne della terra. Sono donne che hanno dedicato la loro vita alla difesa dei diritti umani nel loro paese natale e in tutto il pianeta. Ogni opera osservata singolarmente, ritrae una donna coraggiosa ma, nell’insieme, i ritratti di queste Ladies rappresentano una comunità di donne coraggiose, unite per lottare contro le ingiustizie e l’oppressione, per salvaguardare la dignità umana giorno dopo giorno”. Kerry Kennedy, presidente onorario del Robert F.Kennedy Center, racconta così uno dei più completi progetti artistici dedicati all’impegno e alle battaglie delle donne. Una mostra itinerante “al femminile”, dunque, che racconta la storia personale di ognuna di loro attraverso il linguaggio artistico di Marcello Reboani, romano, maestro dell’assemblage.
Volti e storie che è bene ricordare, se non addirittura imitare, perché fare la differenza si può: non si è tirata indietro Norma Cruz, a capo della Ong Survivors’ Foundation, quando si trattava di combattere il traffico di esseri umani in Guatemala, né ha avuto ripensamenti Malala Yousafzai che a 13 anni già documentava i maltrattamenti alle donne dei talebani nel distretto pakistano dello Swat. C’è la grinta di Leymah Gbowee, pacifista liberiana Premio Nobel per la Pace nel 2011, che ha promosso lo “sciopero del sesso” per fermare gli abusi sulle donne, fino all’impegno per la verità di due grandi giornaliste come Ilaria Alpi, uccisa in Somalia, e la congolese Caddy Adzuba Furaha.
Ladies for Human Rights al salotto di pfgstyle
Ieri sera al mio salotto, che amo definire di “resistenza culturale”, ho avuto l’onore di ospitare i protagonisti di questo evento, Melissa Proietti, la curatrice della mostra e l’artista Marcello Reboani. In anteprima per noi hanno raccontato le motivazioni e i percorsi di questa mostra la cui inaugurazione avverrà domani a Bologna alle ore 17,30 a Palazzo d’Accursio alla presenza di Kerry Kenendy e del sindaco Virginio Merola. “Sono 18 eco-ritratti – ha raccontato Reboani – con un filo conduttore speciale, la lotta per i diritti umani. Ho lavorato partendo dalla base del quadro, inserendo elementi e materiali che ritenevo potessero raccontare appieno l’impegno di ogni donna che andavo a rappresentare. Il volto della protagonista è la chiusa di ognuna di queste storia”. I quadri sono stati raccolti in un bellissimo catalogo a sfondo giallo: se non l’opera, questo almeno questo potete acquistarlo.