Non so se ve ne siete accorti, ogni tanto sento il bisogno di cambiare il titolo al blog.
L’indirizzo link è sempre quello, ma il titolo ad un certo punto chissà perchè cambia.
Non escludo quindi che ci potranno essere altri cambiamenti in futuro.
Per esempio, quello precedente a questo, Aftamundi, ancora continua a piacermi, ma sono sicura che non si capisse il suo significato (che non vi svelo perchè vorrei che ognuno pensasse al proprio).
Invece, “Ladivinafamiglia” è immediatamente comprensibile, e non lascia spazio a dubbi.
Per me noi tutti siamo una divina famiglia; lo siamo nell’idealità, lo siamo nella sostanza, lo siamo nella quotidianità, così come attori viventi di una divina commedia senza fine.
Scusate, ho detto attori, non per dare un senso di artefatto al nostro vivere, ma per dare un senso di interpretazione necessaria.
Noi siamo quello che riusciamo ad interpretare, cioè a fare, cioè ad esprimere, cioè a trasmettere al prossimo.
Che in noi ci debba essere qualche cosa di divino non lo dico ovviamente io; lo dice la religione, cioè il nostro bisogno di spiritualità.
Molti di noi non sono credenti, ma al posto della religione hanno una loro filosofia che alla fine è la stessa cosa, tutti abbiamo bisogno di credere in qualche idea.
Lo so, potrebbe sembrare che banalizzo, visto che Dio, per chi ci crede, non è solo un’idea ma una persona Altra capace di trasformare la nostra vita; il fatto è che non mi voglio fermare alle questioni che differenziano, per potere arrivare alle prime questioni che uniscono.
Piuttosto, sia la religione che la filosofia possono diventare strumenti di distruzione, se mal utilizzati, e questo non c’è bisogno di ricordarlo, che noi tutti lo sappiamo e lo constatiamo giornalmente.
Infine questo titolo, La divina famiglia, ricorda tanto l’altro incipit, la Sacra Famiglia, che appunto in quanto sacra ci incute un certo timore, una certa innata riverenza, che ci può far pensare che non riguarda noi stessi, quando invece è proprio a noi stessi che essa si è sempre voluta riferire.
Ladivinafamiglia è solo una variante libera della sacra; ma rimane la stessa realtà.
Noi siamo divini, dunque, e quando ci riduciamo a fare cose orribili e vergognose commettiamo un delitto verso la nostra stessa natura.
Prima ancora che uccidere il prossimo, uccidiamo noi stessi e la nostra misera ed unica possibilità d’essere felici.
Sì, perchè è solo della felicità che a me piace parlare, raccontare ed ispirare.
Chissà quante occasioni avremo insieme per farlo! Per lo meno, me lo auguro.
A tutti dunque Buona domenica.