Ladri di Sogni
Raven Boys
di Maggie Stiefvater
Autore: Maggie Stiefvater
Serie: Raven Boys
Edito da: Rizzoli
Prezzo: cartaceo 16.00 € // ebook 9.99 €
Genere: Paranormal romance
Pagine: 440 p.
Trama: La magica linea di prateria è stata risvegliata e la sua energia affiora. I ragazzi corvo, un gruppo di studenti della scintillante Aglionby Academy, sono sulle tracce del mitico re gallese Glendower, che dovrebbe essere nascosto nelle colline intorno alla scuola. Con loro c’è Blue, che vive in una famiglia di veggenti tutta al femminile. A lei è stato predetto più volte che quando bacerà il ragazzo di cui sarà davvero innamorata, questi morirà. Sulle prime sembra che il suo cuore batta per Adam, ma forse è Gansey quello che ama davvero… Intanto Ronan s’inoltra nei suoi sogni, da cui può uscire di tutto. Del resto è uno che ama sfidare il pericolo. Mentre il tormentato Adam, con un passato pesante alle spalle, s’inoltra sempre più in se stesso, cercando una sua strada nella vita. Nel frattempo c’è un individuo sinistro che è anche lui sulle tracce di Glendower. Un uomo pronto a tutto.
Di Raven Boys, Entertainment Weekly ha scritto: “L’avventura paranormale di Maggie Stiefvater si legge d’un fiato e vi farà chiedere a gran voce il secondo libro.” Ecco il secondo libro, con la stessa fervida immaginazione, lo stesso intreccio inquietante e romantico, e le svolte mozzafiato che Maggie Stiefvater sa costruire.
Serie The Raven Cycle:
1. The Raven Boys (Raven Boys, 2013)
2. Ladri di sogni, 2015 (The Dream Thieves)
3. Untitled
4. Untitled
Sequel del romanzo per adolescenti “Raven boys”, in cui cinque ragazzi si incontrano e si uniscono nella ricerca della linea magica di Glendower, un antico Re Gallese, su cui aleggia una profezia secondo la quale chiunque lo risvegli avrà in cambio un favore.
I Ragazzi Corvo, chiamati così per lo stemma stampato sulla divisa della scuola privata che frequentano, sono uniti tra loro da una forte amicizia, anche se, come persone, sono completamente divers e le une dalle altre. Blue Sargent è la diretta discendente di una famiglia di veggenti che ha profetizzato che il primo ragazzo di cui si innamorerà e che bacerà sarà destinato a morire subito dopo, Richard Gansey, il leader del gruppo, è invece il rampollo di una ricca famiglia, Adam Parrish il più ambiguo e scontroso, Noah, morto nel precedente romanzo e rimasto con gli amici sotto forma di fantasma, quello più timido, ed infine Roman il giovane più tormentato e dotato di un grande ed inquietante potere. Leggendo il primo libro mi ero creata tutta una serie di aspettative nei confronti del secondo capitolo, ma purtroppo queste aspettative sono state presto deluse.
Ho iniziato la lettura, ma dopo un centinaio di pagine la noia era talmente tanta che ho abbandonato il libro con il buon proposito di riprenderlo in mano in un secondo momento, e così è stato. Peccato che, anche a distanza di qualche settimana, non sono stata in grado di andare oltre le dieci pagine successive… Assolutamente inconcludente!
Forse ero io che non ero ben disposta, o forse era la scrittura eccessivamente contorta, ma davvero, più andavo avanti più il libro mi risultava ostico, artificioso e noioso. Difficilmente lascio un libro a metà, perché comunque ho sempre la speranza che nella pagina successiva ci sia la svolta epocale che cambierà l’esito della situazione, ma in questo caso mi sono dovuta arrendere. Il romanzo non decolla, non conquista e sembra essere messo lì, fra il primo ed il secondo, con l’unico intento di “riempire” un vuoto.
Affascinante il tentativo della scrittrice di approfondire l’aspetto psicologico dei personaggi, ma è vano se non si unisce questo a una qualche evoluzione della trama, che non c’è stata. Non posso, a questo punto, dare un giudizio obbiettivo del libro, perché di fatto non l’ho letto tutto. Tra le capacità di un autore c’è anche quella di riuscire a tener incollato il lettore al libro, o quanto meno a spingerlo a leggere la pagina successiva, ma in questo caso Maggie Stiefvater non è riuscita ad essere all’altezza della sua fama. Non mi sento di affermare che non leggerò mai più un libro di quest’autrice, ma sicuramente la mia avventura con i Raven Boys termina qui.
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