Magazine Cultura
Sono tornato sul pianeta terra e nel mentre mi sono accorto delle difficoltà riscontrate nell’affrontare questi spazi virtuali, non è facile gestire il tutto, il tempo alleato o nemico a seconda delle situazioni mi stordisce tramutando i pensieri in ammassi gelatinosi. Mi sento un ladro, un ladro di tempo, porto con me la borsetta con i generi di consumo alimentari, mentre gli altri fanno la pausa caffè o sigaretta, io faccio la pausa Yogurt o frutta, con le conseguenti battutine di turno dei carissimi colleghi, salvo poi abituarsi alle mie non velate risposte su eventuali utilizzi che potrei fare con i loro corpi e i generi di vettovagliamento (tra i frutti i più in voga banane, mele, arance) tornando a noi, il furto è comprensivo di quel lasso di tempo destinato al frugale consumo di cibo. Le pratiche delinquenziali continuano con le pagine di libro lette nei momenti di stasi, nel bagno, dal dentista, in macchina (in attesa non in movimento), dai parenti, nelle pause pubblicitarie. Rubo tempo in palestra o mentre corro, cercando di riordinare mentalmente giornate affollate come gli invasati per le strade di Pamplona, torno a casa e rubo tempo ai sentimenti dedicandomi al mio e i vostri blog, non mi accorgo che il tempo non aspetta, sornione e civettuolo si lascia andare con enfasi costante anche quando penso di averlo fregato. Ogni giorno ripropone la routine incurante dei furti, rimarrà inalterato, proteggendo se stesso e accompagnando tutto il resto....però sono certo in un tempo che non sarà il mio, ruberò i tuoi attimi e donerò al presente, per ricompensare chi di te avrà perso l'essenza.