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Lady Gaga è forse il demonio?

Creato il 21 aprile 2011 da Frankezze

Lady Gaga è forse il demonio?

Se c’è una cosa che non sopporto – più dei boyscout, più dei papaboys e più dei testimoni di Geova  – è incontrare i finti-buoni ciellini ad un angolo della strada, che ti fermano, ti danno un depliant e, con le loro faccette pulite, ti dicono che sta per arrivare la “Santa Pasqua”.
Niente in contrario alla Pasqua e alle feste, per carità.
Che portano ferie, fancazzismo e relax.
Cose santissime.
Sacrosante, anzi.
Niente contro mia nonna, che il rosario lo dice tutte le sere.
Assolutamente nulla da dire sulle ostie, le palme e i rami di ulivo.
Che fanno folklore.
E poi ognuno è libero di fare quel che gli pare. Basta che non rompa le palle.
E una cosa che rompe le palle al sottoscritto è essere fermato per strada da chi tenta di evangelizzare il prossimo.
Indipendentemente dalla religione: fosse un rabbino o un esponente di qualsiasi altra fede, per me sarebbe esattamente la stessa cosa.
Odio le facce pulite. E odio i depliant che promettono eterna santità.
E, fra le altre cose, anche Lady Gaga un po’ mi sta sulle palle.
Troppo derivativa e Ciccone-centrica a mio parere.
Anche se ora, con il suo ultimo singolo dedicato a Giuda, mi è diventata un po’ più simpatica.
E di fronte alle orde di perbenisti e predicatori di sto cazzo, ha la mia solidarietà.
Non che abbia inventato niente di nuovo. Per carità.
La sua ispirazione è sempre quella.
E, anche se tutti se ne sono accorti, lei se ne frega e va avanti.
Canta il suo amore per Giuda il traditore proprio a ridosso della Santa Pasqua.
Cosa gravissima secondo il punto di vista dei più intransigenti.
I devoti e i più fedeli non le perdoneranno tanto facilmente questa leggerezza.
Per alcuni cattolici fanatici – di quella specie che si trova solitamente negli Stati Uniti – l’ascolto potrebbe condurre dritti all’inferno.
Come la ragazzetta con l’apparecchio che supplica i suoi coetanei di non guardare il video e di andare in chiesa per purificare le loro anime.
Io credo che rischierò.
Non so voi.


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