Lady GaGa e i diritti dei gay

Sicuramente conoscerete tutti Stefani Joanne Angelina Germanotta, in arte Lady GaGa, cantautrice italo-americana che da qualche anno spopola le classifiche delle hit più seguite del momento.

Venticinquenne, che malgrado si ispiri molto ad alcuni artisti degli anni ottanta tra cui Madonna, ha adottato uno stile tutto suo e  sopratutto molto lontano dal solito prodotto commerciale e al solito modello femminile legato ad un’avvenenza stereotipata ed eterosessista ed è forse questa la chiave del suo successo.

Dal suo nome d’arte che si ispira al titolo “Radio Gaga” dei Queen si nota come fosse a favore dei diritti degli omosessuali e come anche parte delle sue canzoni lo rivelano.

Proprio per questo motivo che è stata più volte contestata  da alcuni rapper omofobi come Eminem, il quale la citò nel suo nuovo brano “A Kiss” accusandola di essere un uomo e dalla Chiesa che l’accusò di aver scritto anche alcuni brani che sfiorano la blasfemia come “Judas” e “Alejandro” dove interpreta il ruolo di una suora che ingoia il rosario.

In questi giorni, l’artista era presente all’Europride a Roma, assaltato dalle solite polemiche classiche di un italietta sessista e omofoba. Quasi un milione erano lì ad assistere all’artista che ha partecipato per esprimere la sua solidarietà.

Lady Gaga sicuramente non era a conoscenza di quanto omofoba, sessista e arretrata fosse ancora l’Italia fino a quando fu investita di minacce a suon di pomodori dalla solita cricca fascista misogina e omofoba ancora purtroppo presente in Italia che ostenta un’eterosessualità malata e sdoganata totalmente dal concetto d’amore, ossia quella basata sulla virilità portata ai livelli massimi di esasperazione fino alla tanto conosciuta oppressione della donna, relegata socialmente ad adempiere a doveri riproduttivi e sessuali.

Infatti chi ha polemizzato contro la manifestazione affermò con queste parole: “Oggi si apprende che il simbolo dell’anti moralità Lady Gaga si sta preparando per l’11 giugno un discorso sulla situazione di arretratezza dell’Italia in merito ai diritti degli omosessuali. Bene, vorrà dire che noi ci prepareremo al lancio di pomodori sulla pop star internazionale” e con questi striscioni: su alcuni striscioni compariva questa scritta: «Orgoglio etero nasce con lo scopo di proteggere dall’estinzione la razza umana. Estinzione minacciata dalla lobby femminista e da quella omosessuale».

Il problema è sempre lo stesso: paura che le donne escano da quella concezione della famiglia arcaica che le sottomette e le relega solo a compiti riproduttivi e paura che i gay possano amarsi liberamente e possano non essere perseguitati. Da qui emerge l’ignoranza di questi individui che consapevoli dell’arretratezza italiana in merito alle questioni di genere fanno di tutto per mantenerle in vigore con orgoglio anzichè preferire che l’Italia fosse un Paese che garantisse il valore democratico dell’uguaglianza, valore fondamentale per far sì che anche il nostro Paese fosse civile.

Il problema non sono nemmeno quei quattro fascistelli della Fiamma Tricolore, ma il fatto che gran parte dei mass-media, magari impegnati a diffondere “valori eterosessisti” a colpi di culi, tette e svilimento dell’immagine femminile, hanno taciuto su questo evento e alcuni di loro lo hanno perfino ridicolizzato paragonandolo ad una parata carnevalesca.

Intanto Lady Gaga ci ha dato un grande messaggio: quello di essere un’artista gender-friendly che non si fa ingabbiare tanto negli stereotipi di genere e nel mero prodotto commerciale che dura solo una stagione, ma è una granda artista e come ogni grande ha anche chi ostacola il suo pensiero.

Abbiamo molto da imparare da Lady Gaga e dagli omosessuali, l’amore sincero verso il prossimo e la tolleranza che purtroppo alcuni eterosessuali non possiedono, portando avanti una concezione materialista  (e anche sessuofoba) dell’amore.

Mary