Magazine Cultura
Chi di voi non si è emozionato guardando l'anime Lady Oscar? Chi di voi non ha riso e, soprattutto, pianto (parlo anche a voi maschietti) guardando, e leggendo, le avventure di questa eroina francese?Ebbene vi scongiuro: non guardate il film. Rimarrete tramortiti dallo scempio che ne è stato fatto soprattutto se, come me, avete seguito le sue avventure in tv sin dalla sua prima comparsa.
Venuto prima dell'anime, il film (diretto da Jacques Demy) ha gli unici pregi nei costumi e nell'avere come senografia l'autentica Reggia di Versailles. Del resto è un autentico macello.Innanzitutto, come si fa a sintetizzare tutto l'intreccio di questa storia, la complessità dei personaggi in poco più di 2 ore?!
Prendiamo madamigella Oscar (perché poi Lady?! Siamo in Francia, non in Inghilterra. Ah sì vero, la Merdaset): nell'anime, e ovviamente nel manga, è una donna coraggiosa, impetuosa, imperfetta e che cosa abbiamo nel film? Interpretata da Catriona MacColl c'è una donnetta presuntuosa, arrogante, spocchiosa e così anche il resto dei personaggi è tratteggiato nel suo peggio.
Non basta poi aver inserito le voci dei doppiatori dell'anime per ingraziarsi i fan di Lady Oscar. Anzi, così appare più irritante.Avevano tra le mani una sceneggiatura con cui potevano fare faville e invece...
Vai Oscar, distruggi tutto e non lasciare traccia del film
Aggiornamento 28 aprile: E' morto il 17 aprile Osamu Dezaki a 67 anni per un tumore ai polmoni. Forse per voi il nome non vi dirà niente (e anche a me a essere onesta fino a qualche giorno fa) però vi basta sapere che lui era il regista della serie Lady Oscar. Altre sue serie di successo sono: Astro boy, Kimba, il leone bianco, Rocky Joe, Jenny la tennista... Anche se il soggetto era di altri, ha saputo dare a queste storie un tocco personale: le scene oblique e angolate come nel cinema Espressionista, l'atmosfera di fondo, il fermo immagine su disegni particolarmente accurati che lui definiva "cartoline". Inoltre ha introdotto lo split screen ovvero lo schermo diviso in più inquadrature.