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Si lascia l'autovettura a Canza in val Formazza (1422m), si prende il sentiero che parte tra due case dell'abitato (segnavia rosso con indicazione del rifugio Margaroli) e si procede tra campi e prati sino a giungere all'imbocco della strada sterrata, la si segue su ripidi tornanti sino a giungere (dopo circa 1 h) all'arrivo della funivia del Sagersboden (1725m). Da questo punto, e per diverse centinaia di metri, il sentiero è molto ripido anche se facilmente seguibile; arrivati in località Alpe della Balma a circa 2000m, il sentiero si fa dolce e segue costantemente il letto del torrente Vannino. Dopo circa 45 minuti dall'arrivo della funivia si giunge ad una piccola diga sul torrente (il toponimo è Dighetta). Dopo una breve sosta si riprende in direzione del lago; passate diverse belle cascate che si lanciano nel torrente siamo in vista della diga e del rifugio Margaroli posto proprio sopra il muraglione della diga ad un'altezza di 2198m. Giunti al cospetto dell'invaso si sale leggermente sulla sinistra e ci si sposta sulla balconata della diga per ammirare la grandezza e la bellezza del lago ( per vederlo non coperto da ghiacci e neve conviene andare tra la fine di giugno e la fine di settembre). Tornati sui nostri passi si risale per qualche decina di metri per giungere infine al rifugio, da dove la vista sul lago del Vannino, sulle torri omonime e sulle cime del Devero (Minoia, Tanzonia e pizzi del Busin) è davvero magnifica ed appaga dello sforzo fatto. Il dislivello della gita è vicino agli 800m e le ore di cammino sono circa 3; per tornare data la ripidità del sentiero bastano circa 2h dal rifugio a Canza.
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