Laguna tinta di lustrini e pailettes. I look di Venezia 71

Creato il 08 settembre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Fuochi d’artificio finali per il Festival del Cinema. E mentre quel fantastico piccione afferra il Leone d’oro, noi vi raccontiamo i migliori look apparsi in Laguna e stiliamo le pagelle. Tra trucco, capelli ed eccentricità. Outfit di ogni foggia e colore. Colpi di testa (in vetta Marina Ripa di Meana) e mirabili certezze, ricordi di goffe imbucate. Un trionfo d’eleganza, fino a che non sono arrivate sul red carpet Barbara D’Urso, Anna Tatangelo e Daniela Santanchè, che abbiamo etichettato come outsider. Sperando che per la prossima edizione ci sia maggiore selezione all’ingresso.

Ecco i look degni di nota dell’edizione 71.

Sul Red carpet finale, la certezza glamour di questa kermesse si concretizza nell’essenza di Luisa Ranieri. Spalla scoperta per un abito minimal di Valentino. Lo sguardo rapisce. E’ questa l’Italia che deve mettersi in mostra e rappresentarci nel mondo. Moderatamente sensuale.

Emma Stone. Porta in Laguna tutto lo scintillio di Hollywood, anche se “veste” rigorosamente italiano: il suo abito di Valentino è una nuvola verde bosco. Lei, la linfa capace di stregare l’uomo e la natura. Siamo convinti che il suo taglio carrè sia il nuovo must di stagione. Un’ispirazione.

Carlo verdone. Mattatore dell’edizione. Mai più senza. A conferma che spesso l’ironia vale più di qualsiasi etichetta.

Alba Rohrwacher. Abito panna mood retrò, Valentino Haute Couture. Eterea e raffinata, è nella top 10 delle più “giuste”, pur indossando un abito corto, mostrandosi con un make up fresco e sobrio. Dopo la Coppa Volpi, si aggiudica la palma d’oro come donna più femminile e naturale. Magnetica.

Sandy Powell. La si riconosce dalla chioma fiammante. Eccentrica. Il dna da costumista aiuta, ma l’aura di questa icona è decisamente chic. Un po’ una Crudelia Demon dei nostri giorni. Avanguardista.

Moran Atias. Rossetto rosso da diva. E come indiscussa diva di questo festival porta una ventata di glamour sul red carpet. La mise che scegliamo? L’abito di Pucci color carne. Una musa.

Alix Delaporte. La regista francese ci regala una lezione di stile nel candido completo con ricami crochet: très chic!

Vittoria Puccini. Abbronzantissima, trucco nude e abito hippie di Valentino. Bellissima.

Isabella Ferrari. Regina di questo festival. Conturbante. Sia nel look fiabesco con capelli sciolti, rosa, delicato e sognante di Fendi, come nella scelta del raccolto sul look total white che ha adottato per il photocall. Intramontabile.

Cristiana Capotondi. Ispirazione botticelliana, avvolta nella nebbia per la premiere del film La rançon de la gloire. Scontata. Per fortuna la rivediamo sul red carpet di Pasolini sfoggiare un abito a sirena Pronovias di una particolare nuances di blu. E la apprezziamo ancora di più con una stampa sgargiante di Marni scelto per il red carpet di Hungry Hearts. Una botta di vita, finalmente.

Bianca Balti. Bella è bella. Ma il rossetto rosso che illumina gli occhi azzurri, sull’abito ovviamente Dolce e gabbana, la rendono strepitosa. Sofisticata.

Marta Marzotto. Una tigre scappata dal circo. Folkloristica.

Marina ripa di Meana. Se non ci fosse bisognerebbe inventarla: Marina Ripa di Meana riesce sempre a movimentare con la sua presenza e se lo scorso anno ci aveva deliziati con una gabbietta di uccelli come copricapo, quest’anno punta su un fiocco nero di dimensioni giganti! Chapeau, è il caso di dirlo.

Alessandra Ambrosio. Nell’abito rosso di Alberta Ferretti sembra una principessa. Ci piace perché non ha esagerato come tante altre meteore di questa edizione. Nessun riferimento a Belen è puramente casuale. Meravigliosa.

Marianna di Martino. Combinazione vincente. Luigi Borbonese la giacca + Sarli la gonna. Il risultato è una mise raffinata e contemporanea. Trendsetter.

Tiziana Rocca. Non classificata. Purtroppo in nessuna delle svariate e numerose apparizioni a Lido. Il marito, Giulio Base, rimandato a settembre (2050).

Menzione d’onore, per Uma Thurman in Azzedine Alaia, sul red carpet di Nymphomaniac Volume II. Super glamour. Collier e orecchini Chopard sono la ciliegina sulla torta. La classe non è acqua, per dirla con un proverbio. Il must have: I tronchetti Louis Vuitton di Charlotte Gainsbourg.

di Valeria Ventrella per Oggialcinema.net


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