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Lalli su due ruote

Creato il 21 luglio 2014 da Timetobe

Quando dico -France- la prima cosa che penso é “aaah, les boulevards de Paris” niente da fare, é più forte di me. Già… come se bastasse pronunciare quelle cinque parole per avere come l’impressione di passeggiarci su quei ciottoli che tanto mi piacciono.

La seconda é Napoleone, uomo piccolo diventato gigante. A seguire penso alle mie ballerine preferite, le Repetto, al concept-store Colette. Penso alle luce che Manet ha voluto documentare e fermare nei suoi quadri senza tempo. Se chiudo gl’occhi vedo le campagna della Provenza, il vino degustato con una baguette e un “boût de fromage”. Ma… dopo aver letto l’articolo di Lalli, dopo aver esclamato alle prime parole che lui scrive “SIAMO ANCORA VIVI!” adesso alla parola -France- associo anche il maestoso tour che ospitano…

Allora ora, lacla parola a lui che dello sport ha fatto la sua arte.

LALLI SU DUE RUOTE

Sebbene ancora non sia archiviata del tutto la cocente delusione per la spedizione azzurra in Brasile , non è ancora arrivato il momento di accantonare il tricolore dalle case perché c’è un’ altra Italia che sa vincere e stupire! E’ l’Italia della scherma (soprattutto femminile) che da anni domina il proscenio mondiale e che negli ultimi Campionati del Mondo a Kazan ha monopolizzato il podio nella specialità del fioretto con Arianna Errigo, Martina Batini e l’eterna Valentina Vezzali; un Mondiale che ci ha fatto riscoprire anche un’altra specialità come la spada grazie all’oro conquistato da Rossella Fiamingo.

É soprattutto l’Italia di Vincenzo Nibali, finora assoluto dominatore del Tour de France che ha l’occasione di mettere a tacere i soliti Francesi sciovinisti vincendo la Grande Boucle 16 anni dopo Pantani e 49 dopo Felice Gimondi!

LALLI SU DUE RUOTE
LALLI SU DUE RUOTE

Lui per primo sa che dopo le cadute di Froome prima e Contador poi ha molto da perdere: se vincerà , in tanti diranno che lo ha fatto senza rivali di spessore; se perderà …quale occasione migliore se non questa si prospetterebbe ai suoi detrattori per enfatizzare la debacle ?

Il guizzo a sorpresa a Sheffield, il capolavoro sul pavè, l’assolo a La Planche des Belles Filles, la scalata capolavoro sul Chamrousse, nel giorno del centenario dalla nascita di un mito come Gino Bartali, tuttavia legittimano la sua netta supremazia dimostrando che #losqualodellostretto (così viene soprannominato Vincenzo) è padrone della maglia gialla per meriti propri e non per buona sore.

LALLI SU DUE RUOTE
LALLI SU DUE RUOTE

Sa di non poter arrivare a Parigi in giallo senza dare spettacolo ma sa altrettanto bene che le continue vittorie implicano, inevitabilmente per questo sport, domande sul presunto uso di sostanze dopanti!
Non a caso, a detta di molti, in occasione della 14ma tappa, la Grenoble-Risoul, Nibali, avrebbe potuto comodamente vincere la tappa ma proprio per non fomentare polemiche eccessive, l’abbia lasciata vincere al polacco Majka.

LALLI SU DUE RUOTE
LALLI SU DUE RUOTE

Il compito del messinese è anche questo: ridare luminosità, prestigio e soprattutto credibilità all’intero movimento ciclistico. Per troppo tempo il giallo “solare” del tour è stato offuscato da nubi fin troppo scure… a Nibali il compito di far lo tornare splendente e duraturo! Manca meno di una settimana,

mancano i Pirenei… siamo tutti con te Vincenzo!

@tommaso_lalli


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