Lampadina a luce solare? Per crearla basta una bottiglia

Da Raffaella @carrot_afro
Nelle baraccopoli di Manila ci sono molte casette che non hanno finestre o punti luce. Per poter svolgere lavori domestici, leggere o altro, le famiglie devono spesso ricorrere all'illuminazione artificiale anche durante il giorno, oppure concentrare tutte le attività di notte. Infatti, gli abitanti delle Filippine pagano le bollette elettriche più care d'Asia, e non tutti possono permettersi consumi elettrici elevati.
Un'idea semplice, ma brillante, sta aiutando migliaia di famiglie a illuminare la casa sfruttando la luce naturale del sole in modo sostenibile ed economico. Basta mettere dell'acqua e un po' di candeggina in una bottiglia (anche vecchia o recuperata dall'immondizia), inserirla in un pezzo di metallo, e poi incastrarla in un buco fatto appositamente sul tetto della casa (spesso di lamiera o legno).
L'effetto è immediato: la luce del sole viene rifratta attraverso l'acqua e la bottiglia, e si diffonde nella camera sottostante. L'ingegno produce dai 50 ai 60 watt, addirittura più di certe lampadine elettriche. Così, durante il giorno le donne possono pulire la casa e cucinare, e i bambini possono studiare senza usare la corrente elettrica per l'illuminazione.
La “bottiglia a energia solare” è stata inizialmente ideata da alcuni studenti del Massachusetts Institute of Technology (MIT). L'imprenditore filippino Illac Diaz si è occupato di trasformare la teoria in pratica, tramite il progetto Isang Litrong Liwanag  (Un Litro di Luce). Grazie all'iniziativa lanciata 4 mesi fa, ad oggi circa 15mila case e scuole riescono a sfruttare questa fonte sostenibile durante il giorno.
Ecco il servizio della BBC

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