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Lampedusa

Creato il 04 ottobre 2013 da Leultime20 @patrizialadaga

Scrivevo poesie da bambina e da ragazza. Un vezzo, senza pretese, senza ambizioni.

Poi il silenzio. Da anni trovavo soltanto parole filtrate dalla ragione.

Questa sera, turbata e commossa dalle immagini viste in Tv, i versi hanno scavalcato lo steccato del cuore. E li ho scritti.

Li metto qui, tra queste pagine, per ricordarmi che sono nata nel lato più fortunato del mondo.

Lampedusa

Come vetro in frantumi

stanno

sulla terra bagnata

i poveri corpi

intrisi di sventura

e acqua amara

che sa di sale.

Bruciano i polmoni senz’aria

e le promesse mancate;

affondano i sogni

tra le onde scure

di un mare amico

vestito a lutto.

L’implorazione si fa bisbiglio,

si fa silenzio.

Tace la spiaggia,

incredula,

avvilita,

zuppa di dolore.

La battaglia è persa

finito è il viaggio.

Che la pietà cominci.

In memoria degli oltre trecento somali ed eritrei annegati il 3 ottobre 2013  inseguendo il sogno di una vita degna. 

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(immagine di copertina tratta da giornalettismo.com)


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