La qualità e la perizia giapponese a protezione dei corridori del Team LAMPRE-MERIDA a partire dalla stagione 2013.
Gli atleti blu-fucsia-verdi indosseranno infatti caschi prodotti dalla compagnia giapponese Kabuto, trasformandosi in samurai della bicicletta.
L’azienda, già solida realtà nel mondo dei caschi da motocicletta, ha scelto la squadra del general manager Saronni per entrare con decisione nel mercato europeo dei caschi da bici.
I caschi che verranno forniti alla LAMPRE-MERIDA sono stati disegnati e sviluppati appositamente da Kabuto, partendo da solide conoscenze aerodinamiche e dalle competenze riguardanti l’assorbimento con gli impatti perfezionate nella produzione di caschi da moto. La vestibilità e l’aerodinamicità sono il frutto di esperimenti condotti nella galleria del vento.
Tutto ciò consentirà ai ciclisti di concentrarsi solamente sulle corse, siano esse gare su strada, cronometro, competizioni su pista o le affascinanti sfide dei Grandi Giri.
Kabuto è in grado di supportare tutti i ciclisti con il senso giappone della bellezza e della creatività, unite a un considerevole livello tecnologico.
E’ curioso scoprire il significato del termine “kabuto”. Esso si riferisce a un tipo di elmo usato dai samurai. Ciascun “kabuto” rappresentava, per forma e simboli, una singola casata. Quindi, non solo fungeva da importante protezione per la testa, ma era anche uno strumento simbolico di spicco per i guerrieri. Quando scoppiava una battaglia, i samurai si davano coraggio vestendo il loro “kabut” simbolico ed evocando il loro spirito guerriero.
Questo il saluto dell’amministratore delegato di Kabuto, Hidehito Kimura: “E’ molto gratificante essere stati scelti come fornitori di caschi da una squadra importante come il Team LAMPRE-MERIDA. Apprezziamo la grande opportunità accordataci e ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a renderla concreta, dato che siamo più che contenti di poter supportare la squadra e i suoi corridori.
Il casco è un elemento di fondamentale protezione durante le corse e, nella storia giapponese, ha rappresentato un oggetto significativo.
Così come i cavalieri europei si riconoscevano con fierezza nello stemma araldico della propria casa, allo stesso modo i samurai sollevavano il morale indossando i loro “kabuto”. L’antico spirito della nobiltà militare è stato ereditato nella moderna cultura giapponese, come si può vedere quando le persone donano un “kabuto” come preghiera per la salute e la crescita sana dei bambini. “Kabuto” rappresenta la protezione donata dall’identità dei samurai capace di sopraffare i nemici e portare alla vittoria: questo è il significato contenuto nel nome del nostro marchio.
Speriamo quindi che Kabuto possa essere non solo una preziosa protezione per la testa, ma anche un elemento sul quale i corridori abbiamo modo di fare sempre affidamento come partner mentale”.
“I corridori e i tecnici della squadra sono rimasti positivamente colpiti dalla professionalità dei responsabili di Kabuto e dalla cura con la quale sono stati sviluppati i caschi che verranno forniti nella prossima stagione – ha commentato Giuseppe Saronni – Il casco è un elemento per il quale dobbiamo esigere la massima qualità: siamo sicuri di aver trovate un partner in grado di continuare a fornirci prodotti di standard molto elevato. Siamo inoltre felici di poter ulteriormente allargare gli orizzonti della squadra a produttori provenienti da un continente in grande crescita e con una grande entusiasmo come l’Asia”.
La storia di Kabuto inizia nel 1948, quando l’azienda inizia a produrre manopole per biciclette a Higashi-Osaka, Giappone, col nome di “Osaka Grip MFG. Co., Ltd” (l’attuale OGK Co., Ltd).
Nel 1982 inizia a produrre e commerciale caschi da moto e biciclette col nome di “OGK Hanbai Co., Ltd”.
Tra il 1994 e il 1997 sono state aperte fabbvriche a Nagata, Higashi-Osaka, e Qingdao (Cina).
Nel 2006, la sede è stata stabilita a Nagata, Higashi-Osaka, e il nome è stato cambiato in “OGK KABUTO Co., Ltd”.
I caschi per moto da corsa OGK KABUTO sono da sempre sviluppati seguendo principi aerodinamici e una tecnologia brevettata basata su studi approfonditi.
Così come per i caschi da bici, l’impegno è sempre stato quello di giungere a produrre caschi col giusto bilanciamento di leggerezza e solidità.
L’azienda ha dominato il mercato giapponese grazie alla sua tecnologia di alto livello mondiale, divenendo fornitore della nazionale giapponese.
Nel 2010, il marchio diventa Kabuto e può contare su diverse linee di prodotti sia per le moto che per le biciclette.