Lana del Rey: Gli inizi della carriera a New York

Creato il 16 aprile 2012 da Witzbalinka

Lana del Rey è l’ultimo fenomeno del pop. Con una voce carica di sensualità e il registro da contralto, una bellezza accattivante, una buona chirurgia alle labbra e lo stile retro di un’attrice di cinema degli anni ’50, Lana del Rey sembra venuta fuori da una fantasia erotica di detective e droghe a New York. Questa giovane cantante ha 26 anni ed è nata il 21 giugno a NYC, per poi vivere i primi anni della sua vita a Lake City. Dopo essere tornata alla Grande Mela per studiare presso l’università di Fordham. Lana comincia come cantante in club e bar newyorkese, in particolare nel quartiere “hipster” di Williamsburg, a Brooklyn. La sua voce ha conquistato molti e le ha portato popolarità e un contratto con l’etichetta indipendente della quale è l’unica artista. Sfortunatamente l’etichetta si è sciolta prima della comparsa delle sue canzoni.

Prima di essere Lana del Rey e della controversa operazione alle labbra, Lana usava il nome di Lizzy Grant, e con tale nome ha pubblicato l’EP “Kill, Kill”, nel 2008. Già allora si intravedeva il suo particolare stile, così come i suoi video, un misto kitsch di immagini romantiche e disconnesse alle quali si accompagnava l’immagine della cantante in sottofondo, dall’aspetto indiscretamente sensuale. Sarebbero passati quattro anni prima che Lizzy diventasse Lana e che la notasse l’etichetta internazionale Interscope, che pubblicò il suo primo LP, “Born to Die”, il 31 gennaio di quest’anno. “Born to Die” è un disco che cattura e intrattiene, ma che non lascia spazio a dubbi, soprattutto per quando riguarda il livello della produzione, che in alcuni momenti cerca la reminiscenza del meglio del “femme pop” di tutti i tempi, ma che in altri tiene ben salda a terra la cantante, con beats elettronici e arrangiamenti che potrebbero fare parte di un disco di Lady Gaga, Katy Perry o Rihanna. Siamo sicuri che Interscope non pensa di perdere denaro con questa gemma, o almeno esprimerla fino a che non diventi più produttiva. I brani più intimi del disco sono sicuramente “Video Games”, “Blue Jeans”, “Dark Paradise” e “Million Dollar Man”.

Devi solo sederti e ammirare con attenzione quella che sarà la nuova diva del pop, sottratta all’indie delle strade alla moda del prima pericoloso quartiere di Brooklyn. Forse l’errore di Lana del Rey è quello di essere tanto artificialmente autentica e fragile al tempo stesso, come una “starlet” di Hollywood di altri tempi, disposta a mettere le mani sul fuoco e bruciarsi per il ruolo della sua vita e  per lo spettacolo. Magari è proprio questa fragilità il segreto del suo successo, visto che non puoi cantare canzoni incentrate su cuori spezzati se il tuo cuore non si è già spezzato. Per maggiori informazioni su Lana del Rey visita la pagina web ufficiale: http://www.lanadelrey.com/


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