Il suo vero nome è Elizabeth Grant , è nata a New York City nel 1986, e attualmente vive a Londra.
Ha cominciato a cantare da due anni, scegliendo prima un altro nome d'arte, ma quello definitivo attuale è a lei più congeniale: Lana del Rey. Un nome con un vago sapore da Diva retro e il richiamo al marchio della Ford Del Rey, in distribuzione negli gli anni della fanciullezzza dell'artista americana.
Il successo non dipende dal fascino di un nome ma di sicuro l' ha aiutata nella spinta dei due suoi singoli che quest'anno, negli States e in Inghilterra hanno spopolato.
Il singolo "Video Games" è stato anche considerato "nuova canzone dell'anno" dal Pitcfork, webzine dedicato alla critica musicale focalizzando soprattutto l'attenzione sulle voci di musica alternativa e indipendente.
Lana Del Rey ora ha tutte le carte giuste per "bucare" l'immagianrio musicale e visivo anche italiano. La sua ultima canzone, Born To Die, in uscita con il nuovo Album nel prossimo Gennaio, ha un testo in linea con la tendenza attuale neodarkromantica, mitigata da una carnale aristocratica dolcezza.
Il video è di forte cattura, uscito dalla genialità creativa di Woodkid.
Il video diretto da Woodkid, girato in un rinascimentale castello francese, ha una atmosfera onirica, decadente, avvolgentemente e morbidamente sensuale.
La sua versione integrale la si può vedere e ascoltare nel sito ufficiale dell'artista: http://lanadelrey.com/
Il fascino di Lana del Rey è anche giocato sulla forza di una estetica di immagine metamorfica che, a differenza di Madonna o attualmente Lady Gaga, le quali hanno proiettato la loro immagine metamorfica in un presente-futuro, in Lana sembra invece puntare su uno specchio di un presente rovesciato a rebours. Che la bandiera a stelle e strisce delle sue foto o dei suoi video soffra anche di una nostalgia di un glorioso passato perduto?
Per confermare invece l'impressione di una metamorfosi visicva che gioca sul gusto anche di un divismo retro, ecco una galleria di immagini a confronto da me liberamnre scelte.
(Antonio Miredi)