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Lana, ferri e buona volontà, le socie di Alice contro l’ictus

Creato il 04 marzo 2013 da Firenzepuntog

aliceAlice è l’acronimo che sta per associazione per la lotta all’ictus cerebrale. Sono una decina le socie attive che si riuniscono ogni giovedì nella sede in via dei Malcontenti, 6 a Firenze. Per sostenere l’attività di questa onlus che vive dei pochissimi contributi che arrivano dai privati, le socie non si sono rimboccate solo le maniche, ma si sono date da fare con i ferri! Già perché le volontarie di Alice hanno messo a frutto la loro abilità nello sferruzzare e realizzano bellissimi cappellini, maglioni, poncho, addirittura cappotti molto elaborati e poi coperte decorate. Piccole meraviglie che poi vendono in fiere e iniziative benefiche.
Io le ho conosciute così, perché mi hanno segnalato la loro bravura in questi lavori a maglia. Le ho contattate e mi sono fatta raccontare la loro esperienza.
Un mondo, quello di lana e ferri, per finanziare in parte i progetti dell’associazione come il centro di ascolto ictus che offre sostegno psicologico e orientamento ai familiari e supporto e orientamento ai pazienti. Già perché ci sono percorsi d’orientamento per chi ha problemi neurologici, psicologici, riabilitativi, logopedici. Qui si ottiene una prima consulenza socio-assistenziale visto che spesso e volentieri il peso di un malato colpito da ictus, dopo le prime cure, finisce per ricadere sulle famiglie.
Alice cura anche una campagna informativa per il controllo della pressione arteriosa e della fibrillazione atriale allo scopo di ridurre i rischi futuri.
Cosa fare per aiutare questo gruppo di donne dal cuore, oltre alle mani, d’oro? Si può contribuire davvero con poco: una piccola offerta o magari l’acquisto di uno dei capi prodotti da loro. Per qualsiasi informazione e soprattutto per avere una parola buona e una mano tesa se in famiglia qualcuno è stato colpito dall’ictus: www.alicefirenze.org, [email protected], telefono 333.6259832 e 055.2339428.


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