Ore 12.28. Tutti sul marciapiede dell’Harim Accademia Euromediterranea, al numero 31 di via Gabriele D’Annunzio, in attesa che inizi LANDfashionART, l’estemporanea che vestirà di natura il corpo di una donna.
Arriva la modella e si posiziona sulla pedana, tra gli sguardi curiosi dei passanti e dei visitatori dell’esposizione Green Symbiosis per Primavera Siciliana.
Inizia lo spettacolo!
Valeria, Elisa e Francesca, tre studentesse di Fashion Design, munite di fiori freschi, foglie, frutta e corteccia si mettono subito all’opera e la natura si impossessa magicamente della città, strisciando sul marciapiede, inerpicandosi sulla pedana e da lì sul corpo della modella.
“Quando le ragazze mi hanno parlato del loro progetto sono impazzito. Il paesaggio è mutevole, un’iniziativa del genere ne rappresentava in pieno l’essenza”, ci racconta l’arch. Daniele Spitaleri, progettista di Green Symbiosis e coordinatore della manifestazione insieme alla presidentessa dell’Harim Accademia Euromediterranea Gabriella Ferrera e all’arch. Lidia Cuoco. E c’aveva visto giusto perché è tutto assolutamente perfetto: le ragazze, armate di colla a caldo, piano piano danno vita ad una metamorfosi ovidiana che trasforma la nostra modella in una moderna Dafne; il tutto sotto gli occhi estasiati di amici e curiosi.
“La scelta di realizzare un abito ci è sembrata la più coerente con il nostro percorso di studi qui in Accademia Euromediterranea, Fashion Design.” racconta Valeria Mendolia. “Abbiamo pensato: realizziamo abiti? Mostriamo a tutti di cosa siamo capaci!”. E il risultato in effetti ha lasciato di stucco tutti quanti, raccogliendo immediatamente attorno alle tre ragazze una vasta quanto incantata folla.
“Non ci siamo nemmeno accorte di quanta gente ci stesse osservando. Eravamo così concentrate a realizzare l’abito!” ci confida Elisa Torrisi finita l’estemporanea, e aggiunge: “Siamo stanche ma pienamente soddisfatte. E’ da ieri pomeriggio che andiamo in giro alla ricerca dei materiali, che sono tutti assolutamente freschi e riciclati. La terra, ad esempio, è del giardino di casa mia!”
Prima di andare via notiamo accanto alla modella la presenza di una fontana, assente fino al giorno prima. “L’ho fatta io insieme a mio fratello” ci spiega Francesca Abate. “L’abbiamo realizzata con delle cannucce, dei vasi di plastica e il motore di una vecchia lavatrice. Ci sono anche i miei pesciolini rossi che nuotano dentro. Ti piace?”
Adesso non abbiamo più dubbi: questi Harim Students sono eccezionali!!!