Il Basso Piemonte diventa Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco
Langhe, Roero e Monferrato entrano a far parte della lista del World Heritage e dalla settimana scorsa sono Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. I paesaggi del Basso Piemonte hanno conquistato la delegazione che si è ritrovata a Doha per decidere delle sorti dell’area, nota per le coltivazioni vitivinicole ed una cultura enogastronomica unica al mondo.
Per due terzi del secolo scorso le Langhe descritte dagli scrittori Cesare Pavese e Beppe Fenoglio sono state luoghi di grande povertà, in cui si arava la terra con le mani. La Langa era terra di “malora”, miseria. Dagli anni Settanta in poi qualcosa è cambiato: il processo di trasformazione è stato lento e inesorabile e questo territorio ha saputo trasformarsi in una potente attrazione turistica e un solido distretto economico.
Per prossimità territoriale anche le colline del Roero e del Monferrato sono state incluse nel territorio di 29 Comuni protetti dall’Unesco. Tre sono le province che li ospitano: Asti, Alessandria e Cuneo. Accanto ad essi ve ne sono altri 72 considerati “buffer zone” o zone cuscinetto: non sono patrimonio Unesco ma devono rispettare determinati criteri di tutela del paesaggio e dell’ambiente.