Ritorno di un farang in Laos
Non c'è due senza tre ma, per affrontare questa avventura è necessario tramutarsi mentalmente da farang metropolitano a farang di campagna. Infatti i miei sentimenti laotiani mi spingono a dire con l'incertezza di sempre che, non c'è praticamente quasi niente da vedere. Vorrei precisare meglio il mio pensiero; la natura è bella, diciamo pure che in moltissimi luoghi si respira un'aria primordiale e non contaminata dal turismo e quindi in questo controsenso tutto è da vedere ma, insomma...non può per altri versi certamente competere con altri paesi del Sud Est Asiatico. La cucina non corrisponde esattamente al gusto del mio palato, ma in compenso la birra laotiana scivola via che è un piacere, direi senza meno che è la migliore del continente, questa è cosa buona e giusta. Allora affrontiamo il Paese prendendolo dal suo lato B, quello naturale.Lo scopo principale è quello di trovare una motivazione sufficiente che giustifichi il ritorno per la terza volta in un Paese come il Laos, in fondo così piccolo e privo di celebrate attrazioni come invece si possono trovare negli altri paesi vicini. Seguiremo un itinerario insolito al turismo di massa visitando e pernottando nei villaggi tribali del nord. Per realizzare quanto prefissato noleggiamo una moto enduro con la quale attraverseremo avanti e indietro il nord del Paese percorrendo strade per lo più sterrate e non segnate sulle normali mappe, fino ad raggiungere la frontiera più sconosciuta con la Cina. Saremo assistiti da una guida locale che ci fornirà l'assistenza logistica necessaria e i pass per ottenere ospitalità nei villaggi.
Itinerario sintetizzato
Luang Prabang
Muang Sing
Phongsali
Yot Ou District-Confine Cina
Muang May
Vieng Kham - Vieng Thong
Phonsavan
Luang Prabang
Via dalle scatole
La base di partenza è Luang Prabang, la cittadina più turisticamente nota del Laos, vecchio retaggio dell'epoca coloniale. Abbastanza carina e affollata di turisti, non mi soffermerò se non per dire che l'ultima volta l'abbiamo raggiunta via Luang Say navigando una parte melmosa del Mekong, una interessante alternativa per chi è diretto a Luang cercando una divagazione sul tema.
luangsay.com/
Luang Prabang - Muang Sing Km 380
Nel tragitto verso la provincia di Luang Namtha -Muang Sing sostiamo nella città di Muang Xai per visitare alcuni villaggi ed altri siti naturalistici.
Muang Xai è per così dire la città più importante del Nord Laos, capitale del distretto di Oudomxay, posizionata nel bacino del fiume Nam Ko e circondata da foreste e montagne.
Per prima cosa ci rechiamo al Phuuthat Stupa risalente al 14° secolo ma, distrutto e ricostruito più volte a seguito delle varie guerre. Dalla cima del Phou soprattutto al tramonto si gode di una bella vista su tutta la città e parte della vallata.
A seguire visitiamo la foresta incontaminata di Nam Kad, a mio parere una delle più belle di tutto il Laos. Per giungere in questo luogo bisogna fare riferimento al villaggio di Ban Faen distante ciorca 25 km da Muang Xai. Dopo aver percorso un tratto di strada impervia e attraversato più volte un fiume si rende necessario posteggiare la moto ed effettuare un breve trekking di circa 20 minuti per poi trovarsi davanti a una splendida cascata all'interno della jungla più selvaggia.Riprendiamo il nostro radar che adesso prevede una sosta nel villaggio di Ban Chom Ong. Situato in una posizione a dir poco eccezionale il villaggio è racchiuso a cerchio da una serie di montagne al cui interno spiccano le coltivazioni del riso.
Da considerare che non esiste la corrente elettrica, comunque l'ospitalità genuina è garantita dalla comunità Khmu che gestisce una pensioncina e una serie di bungalow essenziali costruiti con il bambù, servizi esterni di lusso, con supplemento disponibile anche WC and Bidet, acqua corrente fornita con movimento umano a secchio Open AirAl pub 1972 si possono degustare specialità locali ingurgitando birra and soda.
Fine primo stepArrisentissi per il secondo a Muang Sing...forse
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