«Ogni nuova Mini è una vera Mini. La Countryman lo è. Anche se con molte ipotesi nuove».Cypselus von Frankenberg, responsabile comunicazione Mini.
«Non aveva senso mutare uno stile che ci ha fatto vendere 60mila Swift in 4 anni».Massimo Nalli, direttore generale Suzuki Italia.
«[la nuova CL] è una coupé affascinante e autorevole. Prestazioni, sicurezza e stile al massimo livello».Vittorio Braguglia, direttore generale Mercedes-Benz Italia.
«Il nuovo stile ha migliorato anche l'aerodinamica del 5%: il cx, ora, è sotto lo 0,30».Massimo Nordio, direttore Volkswagen Italia.
«Devo ringraziare le circostanze favorevoli che mi hanno consentito di contrastare la crisi con due prodotti nuovi di zecca come Fiesta e Ka».Gaetano Thorel, presidente e ad di Ford Italia.
«Le novità, specie oggi, sono preziose se attraggono il consumatore e se i prezzi completano l'effetto-seduzione».Roberto Matteucci, ad di Gm Italia.
«Quanto più il mercato è aspro e difficile, tanto più si rendono necessari nuovi prodotti e in termini di investimento, sostenere un prodotto stanco è molto oneroso. Quando la torta del mercato si restringe diventa indispensabile la spinta esercitata da una novità in grado di attirare la clientela nelle concessionarie».Massimo Gargano, ad di Toyota Italia.
Questa è l'economia di mercato, bruttezza. Non ditemi che non lo sapevate. È matematico. Occupare simili posizioni di rilievo non avviene attraverso chissà quali meccanismi meritocratici, o particolari titoli di studio (almeno immagino, perché se alla Bocconi insegnano a pensare e parlare come questi signori qui sopra stiamo freschi). Secondo me questi sono posti che si occupano solo o perché si hanno peculiari entrature, o perché si ha, soprattutto, una dote specifica: quella di saper prendere per il culo il prossimo.Io sono di uno di quelli (che si è lasciato prendere per il culo). Uno che ha dato fiato e forza a tale meccanismo di mercato spendendo più del dovuto, entrando nel vortice e non riuscendo a tirarsene fuori. Io ho creduto, invano, che possedere un'auto dei miei (privati) sogni portasse la felicità. E invece ha portato le rate. E il bollo. E l'assicurazione. E il carburante. E gli pneumatici. E la manutenzione. E l'usura. E gli imprevisti. Detto questo, a me l'auto piace ancora e non potrei proprio farne a meno. Ma vorrei tanto fare a meno degli Elkann de noantri.