Laputa - Castello nel cielo | Miyazaki Selection

Creato il 17 settembre 2013 da Xab @Xabaras89

Terzo capitolo della serie di post dedicati ai film di Hayao Miyazaki, in quanto il suo terzo impegno come regista, Laputa è tuttavia il primissimo film a poter vantare un marchio di fabbrica d'eccezione:
Si tratta infatti dell'opera prima del celeberrimo Studio Ghibli, fondato nel 1985 dallo stesso Miyazaki e Isao Takahata,  esattamente un anno prima dell'uscita di Laputa (e un anno dopo il successo di Nausicaä)

Quando Gulliver incontra il Giappone

Laputa parte subito ammiccando e traendo diretta ispirazione dalla letteratura occidentale, come non mancheranno di fare tanti suoi successori Ghibli (tra cui Il Castello Errante di Howl e il recentissimo Arrietty) come del resto già usava in molte produzioni animate giapponesi che videro spesso partecipe Miyazaki stesso (basti pensare al celeberrimo Heidi)
Ovviamente, riferimenti velati a parte, tutto è in funzione delle idee originali e che contraddistinguono il regista:
Laputa riprende in fatti a piene mani il messaggio pacifista/ambientalista tanto caro a Miyazaki, trasportandolo ( rispetto a Nausicaä ) in uno scenario più puramente steampunk, in cui la sua passione per l'aviazione ha forse per la prima volta davvero ampio spazio
Il Castello del cielo ispirerà, in un modo o nell'altro, una moltitudine di produzioni: basti pensare al bellissimo Last Exile o al primo lavoro della Gainax, quel Nadia - Il Mistero della Pietra Azzurra che nasce quasi come una vera e propria rivisitazione di questo Laputa

Tecnica e Stile


Se c'è un fattore che contraddistingue l'intera filmografia di Miyazaki, specie se paragonata al grosso delle produzioni nipponiche (e non) dell'epoca, è l'incredibile qualità visiva e artistica di disegni e animazioni dei suoi film, che non a caso anche a distanza di quasi una trentina d'anni risultano sempre freschi, fluidi e "visivamente poetici" nonostante il peso dell'età
In Laputa tutto questo è particolarmente evidente grazie alle sue ambientazioni, più realistiche e "panoramiche" rispetto alle atmosfere fantasy-oniriche del pur sempre straordinario Nausicaä

Passo avanti o passo indietro ?

Laputa è bello.
Come detto è importantissimo, specie a livello di musa ispiratrice, per tutto il settore dell'animazione (e del videogame) nipponico, eppure trovo che non riesca a tenere il passo con il suo predecessore
Intendiamoci, è molto difficile parlare "male" di un film di Miyazaki, e non è neppure quello che ho intenzione di fare...ma direi una menzogna se mettessi sullo stesso piano questo film con Nausicaa, principalmente per questioni di sceneggiatura, personaggi e trasposizione di quest'ultimi
Fermo restando che il mio è un parere sempre personale, credo che Laputa soffra di punti più lenti e difficili da metabolizzare, che i due protagonisti per quanto belli risultino un po' troppo figli delle serie Anime a cui Hayao aveva tanto lavorato (Conan, Il ragazzo del futuro su tutte), quindi forse meno affascinanti e indimenticabili di altri 
Questi sono tutti "difetti" circostanziali, intendiamoci, che si rifanno molto alla soggettività dello spettatore

I "difetti" Ghibli

Se uno invece guardasse Laputa, o meglio all'intera filmografia di Miyazaki con uno sguardo più cinico potrebbe snocciolare la solita (esasperante) ricerca di un'originalità assoluta, di colpi di scena memorabili, eccetera eccetera...trovandoci nulla di tutto questo.
Il punto è che i film di Miyazaki non funzionano così, e così non vogliono funzionare: hanno determinate tematiche che si ripresentano a più riprese, tinte fiabesche e una complessa semplicità di fondo che vuole fare naturalmente breccia senza ostentare un pathos eccessivo
è una digressione, la mia, che come detto vale per Laputa come per quasi qualsiasi altro film dello Studio Ghibli, quindi non stupitevi se tenderò a ripetermi nell'esprimere certi concetti :D

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