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Largo ai giovani, finalmente una lucetta in fondo al tunnel...!
Creato il 15 novembre 2014 da Ambrogio Ponzi @lucecoloreIl ricambio generazionale secondo Massari. Vol. II Largo ai giovani...agratissss! Magari si poteva fare un bel bando chissà, semmai qualcuno fosse stato nteressato a fare praticantato gratuitamente in comune, ma si sa quando di dice "il lavoro nella testa e nel cuore"... ...e infatti lo scorso mese giugno il Governo Renzi, con l'ormai famoso decreto sul "ricambio generazionale" degli enti pubblici, ha fatto saltare la precedente normativa che prevedeva la possibilità per i dipendenti pubblici che avessero maturato i limiti di età per il collocamento a riposo di richiedere al proprio ente la permanenza in servizio per un ulteriore biennio. Il principio del ricambio generazionale nel comune di Fidenza non ha ancora trovato applicazione pratica, come testimoniano alcune decisioni tra le quali si segnala la recentissima deliberazione di Giunta n. 171 del 5 novembre 2014, che in breve, dice: 1) In data 31 ottobre 2014 è cessato dal Servizio il dirigente Responsabile dei Servizi Finanziari. 2) che il posto rimarrà vacante per il periodo necessario a completare le procedure di reclutamento previste dalla vigente normativa; 3) che è certamente opportuno avvalersi della facoltà di conferire a pensionati incarichi e collaborazioni esclusivamente a titolo gratuito, per assicurare un supporto consulenziale ancorché privo di profili gestionali e/o direttivi per il passaggio di informazioni e consegne tecniche ai nuovi responsabili. Su questi 3 punti si considera che: 1)la data di collocamento a riposo del dipendente era nota da molti mesi, perciò: a) o qualcuno non ha programmato le procedure selettive di sostituzione del dirigente pensionato in modo da garantire l’avvicendamento dai primi giorni di novembre 2014; b) o qualcuno ha confidato, già dallo scorso giugno, sulle novità introdotte dal decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, dimenticando, però, le previsioni dell’ art. 81 del Trattato CE. 2) Diversamente da quanto sostenuto in deliberazione n. 171 del 5 novembre 2014, il posto da dirigente del Settore Servizi Finanziari e Programmazione non è rimasto "vacante" dato che con decreto sindacale del giorno precedente (decreto del Sindaco n. 28 del 4 novembre 2014) è stato assegnato ad interim al dirigente responsabile del Settore Servizi Tecnici comunali che, con determinazione n. 945 dello stesso 4 novembre 2014, ha conferito gli incarichi di posizione organizzativa sino al 31 dicembre 2014 dei seguenti settori e servizi: Settore “Servizi Finanziari e Programmazione”; Settore “Servizi alla Persona e Comunità”;U.O. Comunicazione e Found Raising (ndr: con una “o” di troppo) SettoreAffari Generali; Servizio Risorse Umane; Punto Amico. 3) Le novità introdotte dall’art. 6 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90 convertito il legge 11 agosto 2014 n. 114, cioè (tradotto) la possibilità per le pubbliche amministrazioni di conferire a pensionati(alias: soggetti in quiescenza) incarichi e collaborazioni esclusivamente a titolo gratuito, non hanno eliminato l’obbligo di procedere previa procedura comparativa per l'affidamento di tali incarichi; obbligo che deriva dal rispetto del principio comunitario di tutela della libertà di concorrenza. La deliberazione n. 171 del 5 novembre 2014 individua direttamente nello stesso ex dipendente recentemente collocato in quiescenza il soggetto idoneo senza alcuna procedura di selezione di tipo comparativo che ponesse la gratuità delle candidature all'incarico come uguale condizione per la valutazione delle stesse. "L’intuitu personae" (questo termine l'abbiamo forse già sentito?) esercitato direttamente dalla Giuntacomunale sembra deporre per un incarico dirigenziale di carattere fiduciario per mera condivisione del progetto politico-amministrativo. Gli incarichi di studio o consulenza passano per procedure selettive ad evidenza pubblica affidate alla gestione dirigenziale. La Giunta ha previsto di affidare un incarico che “comporta l'affiancamento degli uffici con funzioni di natura meramente consulenziale” evidenziando con ciò problemi di tenuta normativa perché l’incarico di natura fiduciaria da intendersi a supporto e alle dirette dipendenze dell’Organo politico e non degli uffici; il secondo limite deriva dalla natura dell’ incarico “consulenziale”, vietato già dall’anno 2012. Pare, quindi, che ci vogliano altri argomenti per ovviare all’intervenuta cessazione dell’obbligo di trattenere in servizio i dipendenti pubblici che hanno raggiunto l’età per il collocamento in quiescenza. In ogni caso, un incarico per il “passaggio di informazioni e consegne tecniche” pare non sia sufficiente a giustificare il reintegro in servizio di un pensionato propri referenti a fine carriera; inoltre, se per il sostituto non è ancora stata avviata la procedura di selezione, l'affiancamento per il"passaggio di informazioni", oggi, vedrebbe il rientro in servizio di un "affiancante" senza "affiancato". La lettura della determina e del contratto tra le parti, la cui stesura è stata affidata dalla Giunta al responsabile del Servizio del Personale, probabilmente chiarirà molti delle attuali incertezze. Certo è che dall’art. 25 della legge 724/1994ne è passata di acqua sotto il ponte dello Stirone. Nel mentre, il lettore si può interrogare su quali siano le motivazioni filantropiche e umanitarie che convincono un pensionato ad accettare di lavorare"agratissss" (6 – 12 mesi) rinunciando all'inviolabile principio sancito nell’art. 36 della nostra Costituzione.
Peraltro, la soluzione a titolo onero, tra le tante opzioni, c’era, ma la Giunta non ha valutato la possibilità di attribuire ad un soggetto in quiescenza la prospettiva di cui all’art. 70 del D.lgs. n. 276/2003 (lavoratore occasionale accessorio remunerato con voucher). Alla prossima puntata...
Le confiseur