(The People vs. Larry Flint)
Regia di Miloš Forman
con Woody Harrelson (Larry Flynt), Courtney Love (Althea Leasure), Edward Norton (Alan Isaacman), Brett Harrelson (Jimmy Flynt), Donna Hanover (Ruth Carter Stapleton), James Cromwell (Charles Keating), Crispin Glover (Arlo), Vincent Schiavelli (Chester), Miles Chapin (Miles), Richard Paul (Jerry Falwell), Jan Triska (L’attentatore).
PAESE: USA 1996
GENERE: Biografico
DURATA: 129’
Inarrestabile ascesa di Larry Flynt, che fondò la rivista pornografica Hustler e passò la vita dentro e fuori dal carcere, accusato di qualsiasi crimine civile e morale. Nel 1978, vittima di un attentato, rimase paralizzato dalla vita in giù. Negli anni ’90 portò il reverendo conservatore Jerry Falwell davanti alla Corte Suprema, che stabilì che il cattivo gusto non può essere considerato reato.
Prodotto da Oliver Stone, che in un primo momento avrebbe dovuto dirigerlo, è, come sottolinea il titolo originale, una biografia anomala, che al racconto della sfera privata preferisce quello della sfera pubblica, o meglio, “giudiziaria” Il perché è molto semplice. Il personaggio di Flynt serve a Forman per mettere alla berlina il perbenismo americano, per riflettere su una libertà di espressione ancora vacillante, sulla censura imperante e sul dovere di difendere la satira, sempre e comunque. Ne esce un film assai divertente (specialmente quando ricostruisce le bizzarrie che Flynt, puntualmente, architettava davanti a giudici e giurie), intelligente, capace di far riflettere come di commuovere (la storia tra Flynt e Althea raggiunge inaspettati picchi poetici). in alcune scelte (i passi sgradevoli della vita di Flynt o mancano o non sono approfonditi), moderatamente demagogico in altre, talvolta confuso a livello di scrittura (anche perché mette troppa carne al fuoco), ma riesce nell’obbiettivo, non facile, di aspirare alla parabola di una nazione. Le parti più riuscite sono quelle ambientate tra le mura dei tribunali, forse perché sono quelle che davvero. Grandi interpretazioni di Harrelson e del giovane Norton, un po’ di maniera quella della Love. Il vero Larry Flynt appare nel ruolo di un giudice. Regia fantasiosa, specialmente nei salti temporali e nel parlare di sesso senza mai mostrarlo, azzeccata colonna musicale, che mescola Bedrich Smetana e Richard Wagner, e policroma fotografia da Philippe Rousselot. Scritto da Scott Alexander e Larry Karaszewski, è un film da vedere.