A malincuore è giunta l’ora di lasciare il piccolo Ecuador che, nonostante le ridotte dimensioni, presenta una gradissima varietà di ambienti e biodiversità. In un solo giorno si possono attraversare paesaggi che vanno dalla giungla amazzonica attraverso le cordigliere andine per arrivare alla pianura. L’affabilità e la gentilezza delle persone ci rende ancora più triste lasciare il paese. Speriamo di poter un giorno ritornare per godere nuovamente di questo splendido posto.
Attraversiamo la regione chiamata El Oro in virtù delle piantagioni di banane considerate l’oro verde dell’Ecuador
e le piantagioni di cacao
Gli ecuatoriani sono molto orgogliosi (a ragion veduta) del loro paese e anche il Governo investe per incentivare l’uso e il consumo di prodotti locali
In montagna curano molto il loro bestiame…
Anche in Ecuador, la religione cristiana è sempre presente, moltissime volte il congedo tra le persone è seguito da un “che Dio ti benedica” “vai con Dio” o “Gesù ti ama”. Anche nei mezzi di trasporto si affidano a Dio, visto che loro guidano male hanno bisogno di un aiutino dall’alto
Le rappresentazioni sacre, soprattutto del Cristo, sono sempre molto truculente
Se avete voglia di appartarvi in un discreto motel potete trovarne molti. Si entra con l’auto da destra, si parcheggia in un garage singolo da cui si accede direttamente alla camera e si esce dalla parte opposta se non c’è un detective che vi segue l’anonimato è garantito.
Però sono bassi…….