5° DOMENICA TEMPO ORDINARIO ANNO C
Antifona d'Ingresso Sal 94,6-7 Venite, adoriamo il Signore,
prostrati davanti a lui che ci ha fatti;
egli è il Signore nostro Dio.
Colletta Dio di infinita grandezza, che affidi alle nostre labbra impure e alle nostre fragili mani il compito di portare agli uomini l'annunzio del Vangelo, sostienici con il tuo Spirito, perché la tua parola, accolta da cuori aperti e generosi, fruttifichi in ogni parte della terra. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura Is 6,1-2.3-8 Eccomi, manda me!
Dal libro del profeta Isaia Nell’anno in cui morì il re Ozìa, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali. Proclamavano l’uno all’altro, dicendo:
«Santo, santo, santo il Signore degli eserciti!
Tutta la terra è piena della sua gloria».
Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce, mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi:
«Ohimè! Io sono perduto,
perché un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo
dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto
il re, il Signore degli eserciti».
Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall’altare. Egli mi toccò la bocca e disse:
«Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua colpa
e il tuo peccato è espiato».
Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!». - Parola di Dio
Salmo Responsoriale Dal Salmo 137
Rit. : Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria.
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo. - Rit.
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza. - Rit.
Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra,
quando ascolteranno le parole della tua bocca.
Canteranno le vie del Signore:
grande è la gloria del Signore! - Rit.
La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani. - Rit.
Seconda Lettura 1 Cor 15,1-11 [ forma breve 15, 3-8.11 ] Così predichiamo e così avete creduto.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Vi proclamo,[ fratelli ], il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano! [ A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. ] Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
[ Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto. ] - Parola di Dio
Vangelo Lc 5,1-11 Lasciarono tutto e lo seguirono.
Dal vangelo secondo Luca In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. - Parola del Signore
RIFLESSIONI
- Cercherò di fissare l’attenzione su alcuni punti. È comunque importante mantenere l’attenzione sui passaggi, perché emerga il messaggio straordinario di questo Vangelo.
- Il triplice passaggio dall’abisso, dal fallimento, dal peccato alla vita nuova che si intravede come comunione, come frutto di una vita che si compie.
- L’abisso è superato grazie alla Parola: “sulla tua parola getterò le reti ”.
- Il contrasto tra il sentirsi peccatori e l’esperienza di Dio.
- C’è un ultimo passaggio che sottolinea che Gesù, all’inizio, è solo; poi, cammin facendo, raccoglie attorno a sé uomini e donne. L’orizzonte si allarga e così pure la corresponsabilità aumenta.
PREGHIAMO
È veramente giusto renderti grazie,
Padre santo, Dio di bontà infinita.
Tu continui a chiamare i peccatori
a rinnovarsi nel tuo Spirito
e manifesti la tua onnipotenza
soprattutto nella grazia del perdono.
Molte volte gli uomini hanno infranto la tua alleanza,
e tu, invece di abbandonarli,
hai stretto con loro un vincolo nuovo
per mezzo di Gesù, tuo Figlio e nostro redentore:
un vincolo così saldo che nulla potrà mai spezzare.
Anche a noi offri un tempo di riconciliazione e di pace,
Perché, affidandoci unicamente alla tua misericordia,
ritroviamo la via del ritorno a te,
e aprendoci all’azione dello Spirito Santo
viviamo in Cristo la vita nuova,
nella lode perenne del tuo nome e nel servizio dei fratelli.
Per questo mistero della tua benevolenza,
nello stupore e nella gioia della salvezza ritrovata,
ci uniamo all’immenso coro degli angeli e dei santi
per cantare la tua gloria:
Santo, Santo, Santo...
( Dalla liturgia: PE Ric.I )