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Lasciate ogni speranza, o voi che entrate nel Servizio Clienti

Creato il 27 ottobre 2012 da Taccodieci @Taccodieci

Lasciate ogni speranza, o voi che entrate nel Servizio Clienti
- Pronto?
- Ciao Walter, volevo avvisare che piove, c'è traffico e arriverò a casa con cinque o dieci minuti di ritardo: guai a te se te ne vai, ok? Aspettami, per favore.
- Ehm... Io sono in ufficio. Continua ad arrivare gente e non so se ce la farò a passare anche da voi. Non voglio venire da voi alle otto e mezza.
- Nemmeno io voglio vederti alle otto e mezza, ma avevi detto a FF che saresti passato alle sei e mezza, quindi, visto che hai un appuntamento con me, mandi fuori dal tuo ufficio i clienti che arrivano e vieni da me.
- Non è così semplice. In caso vengo domani mattina.
- Walter, io non sono andata in palestra perché tu avevi detto che saresti passato, roba che se lo sa FF potrebbe pure essere geloso, quindi mi aspetto che tu passi, ok?
Questa la telefonata di venerdì sera con Walter, il mio idraulico, tornando a casa dal lavoro.
A proposito: ricchi premi e cotillon per chi riuscirà a scoprire perchè ho deciso di chiamare Walter l'idraulico.
Vi lascio immaginare con che umore sono tornata a casa venerdì. Sapevo che Walter non sarebbe passato. Lui fa sempre così, sempre. Alla fine lo aspettiamo per settimane e a momenti ci facciamo venire l'ulcera. Sempre così.
Chi mi conosce lo sa che io ce l'ho con la categoria e non per colpa di Walter, che mi fa imbestiare, ma a conti fatti ha il solo difetto di essere l'antipuntualità, ma per colpa del precedente idraulico, che in questo momento, dopo aver letteralmente sabotato il nostro appartamento, soggiorna a spese dello Stato per rapina. E non è tanto per spararla grossa.
Nella cassetta delle lettere, una volta arrivata sotto casa, trovo la fattura del cellulare.
Premetto che ho un piano telefonico che ha tutto compreso: telefonate, messaggi, internet, ed è un piano telefonico che personalmente trovo una figata.
Ebbene, questo mese trovo in fattura anche una promozione che non ho affatto chiesto e che mi costa qualcosa come sette euro. Dal momento che non è che al mattino vado in bagno e... ci siamo capiti, chiamo immediatamente il servizio clienti.
Dopo qualche minuto di attesa, dal momento che gli operatori sono impegnati, mi risponde un'operatrice che parla senza virgole.
- Buongiorno sono Operatrice come posso aiutarla.
- Buongiorno. Ho appena visto la fattura dello scorso mese e ho notato che mi è stata addebitato un canone per una promozione che non ho chiesto.
- Mi dice il suo numero per cortesia?
- Sì, è numeronumeronumero...
- Attenda in linea grazie.
Operatrice mi mette in attesa, o meglio, non sento nulla dall'altro capo del filo, nemmeno una musichetta qualsiasi.
Visto che la cosa sembra andare per le lunghe, metto il cellulare in vivavoce ed inizio a ritirare la biancheria. Dopo circa quindici minuti buoni (faccio in tempo a ritirare, piegare e mettere negli armadi tutta la biancheria), sento una vocetta dall'altro capo del telefono. Ma non una vocetta che parla con me: sento Operatrice, a bassa voce, parlare di cose che con la mia problematica non c'entrano nulla. D'altra parte, io non le ho nemmeno ancora detto quale sia la promozione che non ho attivato, quindi è scientificamente impossibile che Operatrice si stia prodigando per risolvere la faccenda.
La conversazione è più o meno questa:
No, amò, no... Sì, ho capito... No, ma che minchia stai a dì? No, nun se può vedè, so d'accordo...
Non sottolineo l'accento per questioni di campanilismo o tantomeno per razzismo, quanto per rendere evidente che Operatrice si sta facendo i [@##i suoi alla stragrande. Con me, povera pirloide, in attesa come una cretina.
A quel punto non ci vedo più e inizio a urlare nella cornetta: "C'E' NESSSUNOOOOO???"
Operatrice riattacca più veloce della luce.
Con il fegato gonfio come una borsa dell'acqua calda piena di petardi, richiamo il servizio clienti. Mi risponde il collega Operatore.
- Senta, in fattura mi è stato addebitato un canone per una promozione che non ho chiesto e vorrei un rimborso, come minimo.
- Ok, signora, mi dica quale è la promozione e il suo numero.
- Il numero è numeronumeronumero e la promozione è quella per avere quattrocento sms al mese verso tutti. Promozione inutile, visto che gli sms sono già compresi nel mio piano telefonico. Non le pare?
- Signora, la metto in attesa, faccio un controllo.
E così me ne rimango in attesa non dieci, ma venti minuti, con la rabbia che monta come la tempesta perfetta.
- Signora, mi scusi per l'attesa, ma ho voluto fare un passaggio anche con il commerciale.
- E?
- E quindi le premetto che il regolamento parla chiaro, ma io stesso non lo trovo corretto. Ma d'altra parte non li faccio io i regolamenti.
- E?
- E quindi non le piacerà quello che le sto per dire, ma non posso farci niente. Se lei avesse telefonato entro sessanta ore dall'attivazione della promozione avrebbe potuto chiederne la disattivazione senza costi, ma non avendo chiamato entro sessanta ore non posso farci niente: lei deve pagare.
- Mi scusi, ma come minchia potevo chiedere la disattivazione di una promozione che non avevo chiesto?!?!?
- Eh, lo so, signò. Vuole che disattiviamo subito la promozione?
- Ma certo che voglio che me la disattivi! E anche prima di subito, se possibile! Ma possibile che mi sia stata attivata e me la debba anche pagare? E che senso avrebbe avuto volere sms gratuiti quando sono già compresi nel mio piano? Ma che [@##° di controsenso è?
- Non so, signò, il collega che l'ha attivata avrà bevuto, non so che dirle. Ora la disattiviamo immediatamente, ok? E lascio anche una nota, qui, sul gestionale. Non cambia niente, ma se anche nella prossima fattura dovesse trovare qualche anomalia, noi l'abbiamo segnalato e non possono dire che lei non aveva detto niente. Va buono signò?
- Va buono proprio niente, ma non me la posso prendere con lei. Lei metta tutte le note che riesce a mettere che poi ci penso io.
- Va buono, signò. Le ripeto: io trovo scorretto questo regolamento, ma sono solo un povero operatore e non lo posso cambiare.
Promozione disattivata dal povero operatore, ma fattura completa in pagamento.
Di Walter nemmeno l'ombra, sto pensando di far mettere la sua foto sui cartoni del latte.
E' vero: il cliente ha sempre ragione, ma solo quando si arma di accetta e minaccia di sbroccare di brutto.
La Redazione

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