Ci risiamo, LASH e HOWEN di cui ci siamo occupati in passato sono tornati in città per una delle loro azioni. Da bravi vigliacchi e conigli mai si azzarderebbero a compiere raid in paesi in cui la legge e la giustizia funziona e dunque eccoli qui, nell'unica città del mondo in cui ti puoi liberamente intrufolare nei vagoni, nei depositi, in cui puoi manomettere i treni, in cui puoi agire sull'armamento ferroviario scattandoti i selfie in serenità.
Si tratta di aree che sono tutelate, controllate, presidiate al massimo in tutti i paesi del mondo. Specie in periodi di rischio terrorismo come questo.A Roma no. I controlli non sono organizzati, e quei pochi individui comandati a controllare non hanno voglia di sbattersi, nun vojono probblemi, nu je va de lavorà, sta a inizià a partite, fatte li caxxi tua nun me rompe e così via.
La possibilità di penetrare in maniera così profonda nel sistema trasportistico romano dovrebbe far tremare le vene ai polsi di tutti gli utenti. Chiunque può manomettere i treni, attentare ai binari, allentare freni, sbullonare rotaie e così via. L'azione di questi vandali ce lo dimostra.
In attesa di attentati seri, ne derivano intanto decine e decine di milioni di danni per l'azienda del trasporto pubblico e non solo. Un nuovo treno della metro costa 7 milioni, i danni del teppismo sulla metro sono almeno il triplo ogni anno. Significa che ogni anno potremo avere 3 nuovi treni (risolvendo i problemi su linee come la Roma-Nord, o la Roma-Lido) se solo facessimo smettere questi idioti di operare come hanno fatto non solo in tutti gli altri paesi occidentali, ma anche a Milano, o a Brescia o a Torino dove le forze dell'ordine sono impegnatissime a combattere questi autentici rifiuti umani.
Il giorno 15, esattamente in prossimità dei blitz dei teppisti documentati dalle loro pagine Facebook (più impunità di così...) Atac ha diramato il comunicato qui sotto. Il blitz ha avuto evidentemente effetto ed è andato a buon fine.
http://www.atac.roma.it/page.asp?r=15465&p=160
E Ignazio Marino a dicembre prometteva le 'trappole' per i writer pigliandosi l'applauso della platea durante un confronto pubblico con blogger e cittadini. Ancora ridiamo.
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