Lass Diarra, ha lasciato il calcio per combattere con Al Qaeda?

È stato diffuso un video dal Daily Mirror pochi giorni fa. Un video ripreso a sua volta dal un sito web jihadista russo – Fisyria.com - che mostrava un uomo dal volto coperto, che dice di chiamarsi Abu Issa Al-Andalus.
Ma quel che fa discutere mezza Europa è l’identità del personaggio in questione, perché si tratterebbe di Lassana Diarra, l’ex giocatore di Chelsea, Arsenal e Real Madrid. Il sito russo in questione racconta che l’uomo “si trasferì a Londra dal suo paese natale per giocare con l’Arsenal dopo essere cresciuto accanto a un calciatore di fama mondiale”. Tra le frasi pronunciate dall’uomo del quale si intravedono solo fronte, naso e occhi, c’è questa: “Il mio consiglio è di unirsi a noi (i mujaheddin di Al Nusra, ndr) abbiamo bisogno di ogni tipo di sostegno che può aiutarci a combattere il nemico. Ci servono medici, aiuti finanziari. Tutto ciò che possa far vincere la jihad”.

Lass Diarra, ha lasciato il calcio per combattere con Al Qaeda: un caso montato?

Il presunto Diarra nel filmato, girato in Siria, dove si sarebbe recato per combattere tra le file dei jihadisti, spiega poi la scelta di combattere con i mujaheddin di Al Nusra, il movimento affiliato ad Al Qaeda. Ma le smentite non potevano mancare, a partire dal diretto interessato, costretto a negare attraverso i suoi avvocati di essersi arruolato in Siria per la Jhiad, dopo la diffusione del video.

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Il centrocampista nato a Parigi, “non ha mai messo piede in Siria” ha detto l’avvocato Eric Dupond-Moretti, tesi suffragata da quanto racconta il portavoce dell’attuale club in cui gioca, la Lokomotiv Mosca: “Ho visto il video su Internet e le immagini, il ragazzo non assomigliava affatto a Lass”. Pur avendo il volto coperto, la fisionomia dell’uomo non sembra corrispondere effettivamente a quella di Lassana Diarra, ma parliamo pur sempre di sensazioni. Diffondere un video del genere, in cui un ex giocatore di altissimo livello sposa la tua causa, può essere un’ottima propaganda per accaparrarsi consensi e fare altri proseliti. Sembra questo il caso; ma finché le smentite non verranno accolte come vere e fugheranno definitivamente ogni dubbio, se ne continuerà a parlare.