Father to Be (Jag är med barn) (1979)
Tuppen (1981)
Två killar och en tjej (1983)
La mia vita a quattro zampe (Mitt Liv Som Hund) (1985)
Alla vi barn i Bullerbyn (1986)
Mer om oss barn i Bullerbyn (1987)
Ancora una volta (Once Around) (1991)
Buon compleanno Mr. Grape (What's Eating Gilbert Grape) (1993)
Qualcosa di cui... sparlare (Something to Talk About) (1995)
Le regole della casa del sidro (The Cider House Rules) (1999)
Chocolat (2000)
The Shipping News (2001)
Il vento del perdono (An Unfinished Life) (2005)
Casanova (2005)
L'imbroglio - The Hoax (The Hoax) (2006)
Hachiko - Il tuo migliore amico (Hachiko: A Dog's Story) (2009)
Dear John (2010)
Il pescatore di sogni (Salmon Fishing in the Yemen) (2011)
L'Ipnotista (Hypnotisören) (2012) - 2/5
Safe Haven (2013)
Hallström (1946), svedese, è noto per aver diretto molti videoclip degli ABBA, nonchè per essere stato due volte candidato all'Oscar. Regista eclettico dai risultati altalenanti.
-L'ipnotista
Svezia 2012 - thriller - 125min.
A Stoccolma un'intera famiglia viene sterminata: il padre nella palestra dove insegna e i restanti membri della famiglia a casa loro. Il figlio è ancora vivo, sebbene in gravi condizioni. Il poliziotto che indaga sul caso sa che il ragazzo è l'unico testimone di quanto accaduto, e gli occorre interrogarlo, ma non può perchè il giovane è incosciente. Un medico dell'ospedale ove è ricoverato è un esperto di ipnosi: forse lui potrà dare una mano...
Tratto dal romanzo omonimo di Lars Kepler (pseudonimo dei coniugi svedesi Ahndoril), primo di una serie di gialli che hanno per protagonista il detective Jonna Linna, è il tentativo di battere il ferro (del thriller svedese, sdoganato dai libri di Stieg Larsson e dalle loro controparti cinematografiche) finchè è caldo confezionando un film di investigazione ambientato nelle fredde ed incolori regioni del nord Europa.
Dopo un incipit cruento inizia il lavoro investigativo che per un'ora abbondante suscita un vivo interesse. La storia in sè però è abbastanza inverosimile e peraltro i buchi narrativi abbondano, così come le assurdità logiche (da quando i civili possono prendere parte alle operazioni di polizia???). La soluzione del caso, peraltro intuibile, non offre sorprese particolari: il tutto appare già visto a livello di sceneggiatura. La regia di Hallström si mantiene ai livelli di un qualunque serial poliziesco per la maggior parte del tempo, accennando solo nel finale, in esterni ghiacciati, a qualche tentativo più libero di montaggio e fotografia.
Il cast è stato scelto accuratamente, con dei tipi fisici credibili per i ruoli che interpretano, anche se a volte sono mal serviti da battute poco ispirate. Il setting prevalentemente notturno e cittadino, che occupa quasi tutta la pellicola rendendola visivamente abbastanza monotona, è messo da parte nel finale all'aperto e diurno, in cui si rischia il whiteout per il biancore della neve. La colonna sonora è funzionale, con un bel tema melanconico nei titoli di coda.
Per ora sono stati pubblicati tre libri della serie che dovrebbe essere composta da otto episodi; è in programmazione l'adattamento cinematografico di tutti e otto. Dato il modesto risultato di questo primo episodio la notizia non mi eccita particolarmente.
Voto: 2/5
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