Cari Visitors,
circa un anno fa, inventai un'intervista a John Cialtron, personaggio immaginario, in cui si parlava del futuro dell'editoria. L'intervistato, venuto dal futuro, rivelava che la crisi sarebbe stata superata grazie al pay-to-read, una strategia di marketing caratterizzata dalla presenza di pubblicità nella narrazione.
Questa mattina ho letto sul sito de "Il Giornale" (non fatevi strane idee: ci sono arrivato tramite un aggregatore di notizie) un articolo intitolato "Lo sponsor paga, l'autore scrive e il romanzo diventa di marca" in cui si parla di William Boyd, autore britannico al quale la Land Rover ha commissionato un racconto a tema libero, purché compaia da qualche parte un fuoristrada della celebre casa automobilistica inglese.
Sebbene io sia da sempre convinto che la pubblicità occulta nel romanzo sia da sempre esistita (nutro qualche sospetto su Stephen King), dal mecenate che firma un bell'assegno a favore dell'autore di turno al pay-to-read di Cialtron il passo è davvero breve, non trovate?