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Last Action Hero

Creato il 20 luglio 2015 da Alessandro Moccia @cinemainpixel

locandina (1)RAI 4 (canale 21) ore 21:10

John McTiernan è un regista che mi sta a cuore, perché tecnicamente ineccepibile e perché non si è mai preso troppo sul serio e ha sempre cercato di sgonfiare la pretenziosità insita nell’azione con un’ironia ausiliaria, non invadente. Non fa eccezione Last Action Hero, divenuto cult col tempo, ma poco apprezzato all’epoca dagli americani, forse infastiditi dal sarcasmo che colpiva praticamente tutti i pomposi film d’azione tanto amati in patria.

Jack Slater (un inedito Schwarzenegger che si auto parodia) è un personaggio di una famosa saga cinematografica, eroe di molti ragazzini e di uno in particolare, Daniel, unico assiduo frequentatore di un cinema dimesso, povero all’apparenza ma accogliente, uno di quelli che non esistono più, fagocitati dalle enormi catene di multisala. A seguito del ritrovamento di un biglietto magico, Danny si ritrova dentro il suo film preferito, partecipando attivamente alle avventure di Slater e dei cattivi che si troverà ad affrontare.

Attraverso l’espediente fantastico iniziale (che ci mette nella condizione di non prendere sul serio tutto il resto), mette in scena un film per ragazzi, mescolandolo con l’action movie. Ci troviamo quindi i classici temi adolescenziali (il superamento delle proprie paure o l’iniziazione del bambino alla maturità) combinati con gli usuali topoi del film d’azione, trattati con pungente autoironia: le donne sempre bellissime e bionde, le pistole sempre cariche, il protagonista che esce fuori indenne da qualsiasi infinita sparatoria, la battute divertenti solo per i personaggi del film stesso, il passato tormentato dell’eroe, le macchine che esplodono con facilità disarmante e in modo sempre spettacolare, il fatto che Slater non sappia cosa sia la musica classica, ma conosca solo quella rock alla AC/DC e mille altre piccole chicche da impacchettare e custodire.

Ne risulta un mix intelligente e equilibrato di scene grottesche, stuntmen pirotecnici, battute meta-cinematografiche, violenza degenerata in farsa, camei illustri e citazioni come se piovessero. Il tutto con l’obiettivo di trasmettere una leggera critica sociale che non fa mai male, ma soprattutto di far scendere dal piedestallo certi falsi miti che, se presi troppo sul serio, rischiano di diventare diseducativi per le generazioni in erba.


Archiviato in:Il cinema dal divano Tagged: Arnold Schwarzenegger, Austin O'Brien, Charles Dance, John McTiernan, Last Action Hero

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