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Last night out

Creato il 05 settembre 2011 da The Old Pink Room
Last night outSabato sera mi sono imbucata a una festa di addio al nubilato. 
Siamo andate in un locale dove ero già stata, ma non sapevo cosa ci aspettava.
Contemporaneamente 7 addii al nubilato e 8 addii al celibato. L'inferno, in pratica.
Innanzitutto, ci sono delle considerazioni che vorrei fare: se sei nel seguito di una sposa, acchiappi di più; gli uomini, agli addii al celibato, raggiungono il massimo livello di molestia esistente in natura, in special modo se hanno tutti addosso la stessa maglietta; gli uomini in perizoma non sono un bel vedere, anche nel caso in cui abbiano un gran culo; le spose vecchie che fanno le gggiovani sono l'emblema della tristezza; la sposa che vende roba per strada fa su una discreta cifra (da qui l'idea di fingersi spose a turno durante i week end della prossima estate).
In ogni caso, mi sono trovata ad esaminare diversi tipi di sposi presenti nel locale. Le donne avevano la loro dignità, anche se non tutte; gli uomini erano di un'indecenza allucinante.
Gli sposi:
La pornodiva: esemplare di sposo alto sul metro e novanta, con abito rosa di piume, parrucca sempre rosa, calze autoreggenti, trucco e smalto rosso (messo molto bene tra l'altro). Si faceva chiamare Uaua. Brillo il giusto. Piuttosto grezzo.
Il marinaretto: leggins a righe e maglia che gli lasciava la pancia fuori. Perizoma a vista. Cappello da comandante. Pinne che non si è mai tolto. Ubriaco marcio, è stato anche male. Raggiunto a metà serata dalla fidanzata anche lei vestita da marinaretta (che fantasia 'sti amici) e che era chiaramente una iena.
Il telefono cellulare: esemplare inserito in un enorme scatolone che doveva essere un cellulare. Sportellino in corrispondenza del culo nudo che le donne dovevano firmare e sculacciare. La finezza.
La suora: questo non l'ho tanto capito. Non sembrava neanche tanto normale.
L'anima della festa: il più simpatico di tutti (e anche il più figo mi sa). Leggins neri, maglietta con scritto Game Over, calze a rete sulle braccia. Guidava le danze inventando coreografie.
Quello triste: vecchiotto, abbiamo capito che era uno sposo perchè i suoi amici hanno accalappiato la nostra sposa per fare una foto. Tristi anche gli amici.
L'assente: quello che ha annullato l'addio perchè la morosa aveva l'influenza. Gli amici sono venuti lo stesso portando un pupazzo con le sue sembianze. Grandiosi.
Ma la domanda importante che ci siamo fatte tutta la sera è: chi è che se li sposa questi inetti?
Domanda numero due: ma anche i miei amici erano presi così male ai loro addii al celibato?
Donne sposate, anche i vostri mariti li hanno ridotti così male?
Le spose invece le ho viste un po' meglio, tranne una, allucinante. Cerchiello con forme falliche d'ordinanza, boa di piume rosso, stivali orrendi (ma temo fossero suoi e non presi dalle amiche per imbarazzarla), occhiali a forma di cuore, accenno di lap dance quando è partita una musica orientaleggiante. Ma soprattutto, anzianità evidente. Ora, ti sposi e non sei proprio giovanissima. Bene, nessun problema. Però le eviti le stronzate da diciottenne. Perchè sennò sei ridicola.
Un'altra sposa invece probabilmente li aveva 18 anni. Le sue amiche facile che ne avessero 15.
Poi c'era il gruppo di quelle tutte con la maglietta bianca, i jeans e i braccialetti che si illuminano al buio che fanno così anni '90. Sembravano le ragazze di Non è la Rai in trasferta.
La nostra, ovviamente, era la sposa migliore. L'assenza di magliette tutte uguali ha fatto vincere duemila punti alle organizzatrici (tra le quali c'era La Pazza. Anzi, probabilmente ha fatto tutto lei).
Una delle invitate mi ha un po' lasciata perplessa, perchè il fidanzato le ha chiesto di sposarla e le ha regalato degli orecchini. Orecchini. Perchè l'anello gliel'aveva preso per la laurea. Boh.
Fatto sta che, imbucata o no, mi sono divertita. A fare l'analisi antropologica degli sposi, ma anche a ballare e a mettermi dei tacchi e a vestirmi decentemente. Non sono più abituata. E questo è male.

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