Quando si dice ritardo... recupero in fretta: la mostra su Fellini al MAMbo è stupenda e istruttiva (e i musei aperti di sera sono una benedizione...); senza dimenticare l'affascinante installazione di Matej Krén, Scanner, vertigine illusionistica in un claustrofobico cilindro costruito con più di 90.000 libri.
Quanto poi a Je vous salue, Marie (Svizzera-Francia-GB 1984) di Jean-Luc Godard (visto domenica 16 con a seguire l'incontro con la protagonista Myriem Roussel, c'è poco da dire: che il regista abbia scritto il film durante la lavorazione si vede, considerando la delirante confusione narrativa. Belle alcune immagini e sequenze (la scena mistica sul letto della protagonista nuda, ad esempio), ma si dimentica in fretta... e poi la mistica non è nelle mie corde. Molto meglio il corto della Mieville che lo precede (Il libro di Maria), un film lacustre sull'infanzia di una Maria contemporanea (con citazione esplicita de Le mépris).