Tre musicisti eclettici, un nome che intriga e una proposta che sfugge definizioni semplicistiche o etichettature di comodo, un video a base di edifici in rovina, zombie affamati e controfigure sexy, tutto in Supermarché Érotique sottolinea una continua tensione tra voglia di divertire/divertirsi e passione per traiettorie musicali non scontate o banali. Gli stessi ingredienti base della ricetta sono di difficile inquadratura, c’è l’amore per il riffing incisivo, le bordate di distorsione che puntano dritto al noise-rock, la tarda scuola Dischord, ma anche qualche sprazzo surf, bassi dall’incedere funky, le traiettorie bluesy sguaiate di John Spencer, i No Means No e il post-rock, i Fugazi e il math-rock. Poi, arriva quella voce che spiega cos’è il latex e come si produce, così distaccata ma anche terribilmente sexy, che vien voglia di seguirla nella stanza dei giochi e chissenefrega se poi ci si ritroverà ammanettati di fronte ad una mistress con tanto di frustino. L’unico comune denominatore sembrano proprio gli anni Novanta e la loro voglia di contaminazione sghemba, la ricerca di suoni “post” che non siano mai troppo invasivi o totalizzanti, piuttosto sinuosi e sfuggenti, incapaci di imporsi con arroganza e piuttosto restii al mero sfoggio di muscoli, ma non per questo meno incisivi o trascinanti. Davvero un caso curioso, una di quelle piacevoli scoperte che prendono alla sprovvista e non si sa neanche bene come maneggiare, proprio perché la caratteristica principale è quella di lasciarsi apprezzare senza un vero motivo, solo perché fa piacere metterli su e lasciarli correre in libertà per la stanza. Niente di più, ma soprattutto niente di meno.
Tracklist
01. Lasagni
02. Corri, Pilotto Corri
03. Andy Cop Boy
04. Oh My Gong
05. Latex
06. Un Bacio Per Te