“La politica regionale – ha dichiarato Laura Alunni – , nel prevedere la creazione dell’ennesima residenza per anziani, annessa alla Casa della salute, continua a mettere soldi sulla residenzialità, anziché garantire un’adeguata assistenza a persone anziane e disabili a casa propria, insieme alla famiglia. Sarebbe necessario puntare sull’assistenza domiciliare indiretta, sulla libertà di scelta, sul contenimento dei costi grazie all’assegno di cura”.
La nuova struttura di Trevi è stata definita “frutto di un percorso per migliorare i servizi ai cittadini”, ma le criticità della dislocazione della sede, che rende faticoso l’accesso ad anziani e persone con problemi fisici, e le difficoltà di collegamento per carenza di servizi di trasporto come saranno affrontate?
Mentre oggi tutta l’amministrazione in carica è in prima linea a celebrare l’ennesima inaugurazione pre-elettorale, nessuno ricorda l’inchiesta “Greenland” del 2002, da cui emerse che nel territorio di Trevi numerosi sversamenti di fanghi tossici sui terreni agricoli provocarono diversi danni ambientali, i cui contorni sono ancora tutti da chiarire.
Si ricorda che era il 13 febbraio del 2002, quando i carabinieri del Comando Tutela ambiente bussarono alla porta di una nota società di Trevi, specializzata nello smaltimento di rifiuti. In quell’occasione fu arrestato il proprietario e furono indagati 90 persone e 19 aziende. Era l’operazione “Greenland”, terra verde, dove il verde sta per il veleno trafficato. Ecco il paradosso tra Ambiente e Salute, ma oggi a Trevi si celebra l’inaugurazione della nuova struttura sanitaria.