Odio quando in televisione divulgano particolari della vita di una persona che ha avuto fama e bellezza, ed è morta in condizioni disagiate e con un aspetto molto differente da come la ricordavamo. Non tanto per salvaguardare la sua immagine passata, ma per il diritto alla privacy che sussiste anche dopo la morte.
Avete massacrato Laura Antonelli da viva, fatela riposare in pace ora che non c’è più, ma i mass media per un punto di share in più, per una copia di giornale venduta in più si gettano su ogni dettaglio dell’esistenza di una persona come sciacalli.
È stata una donna fragile, soggetta alla depressione non tanto per le vicissitudini che hanno travagliato la sua esistenza, ma per la solitudine dovuta all’abbandono di quanti riteneva amici.
Riposa in pace.
Ti ricordo come eri, non solo bella, di una bellezza che riuniva sia sensualità che finezza, ma anche per la bravura ed il talento.
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