I consigli di Laura Manfredi – blogger e trendsetter di Shop Therapy e Style.it – sono una garanzia. Non solo perché è fonte inesauribile di stili e tendenze per ogni stagione, ma soprattutto perché attinge da un bacino molto interessante: il mondo dei giovani creativi, degli autoproduttori e della creatività fine a se stessa. Quella che noi definiamo la sorgente della creatività perché non sottostà alle leggi del mercato, ma dà libera espressione all’estro di ciascuno. Le abbiamo chiesto di profilarci un 2013 creativo e consigliare un pantone di colori, un assortimento di materiali e una linea che la facesse da padrona. Guardate cosa ne è emerso…
Ulaola ha rivisitato la primavera botticelliana. Tu come ti immagini la primavera entrante e quali colori ti ispira?
Sento nell’aria tanta voglia di cambiamento e speranza per tempi più lievi e sereni. Sarà la fine dell’anno bisestile e di crisi, sarà illusione. Ma credo sinceramente che pensare positivo sia veramente un ottimo tonico, ed un inizio di (migliori) cambiamenti. Per cui mi figuro i primi caldi, i primi fiori e l’allungarsi delle giornate accompagnati da grandi sospiri di sollievo e da un tripudio di colori e fantasia. Pantone docet: verde smeraldo e arancio “nettarina”? Fantastico! E chi più ne ha, più ne metta.
L’estate 2013 e le spiagge costellate di accessori e indumenti leggeri. Quali saranno i materiali e le linee per un’estate spensierata ma allo stesso tempo raffinata?
Di tutti trends cui ho buttato l’occhio, il prediletto resta il suggerimento per un’estate total white. Dopo la bulimia di colori dell’esplosione primaverile, un soffio di raffinatezza e compostezza. L’anno scorso ho passato i mesi più caldi vestita come Lina Wertmuller. Difficile sbagliare, specialmente se ci si affida al lino ed ai cotoni naturali. Per dare brio alle serate, restano sempre in voga gli accessori con dettagli metallici e dorati. Leggere ed eleganti, ma mai noiose!
Le foglie autunnali, l’arte del vendemmiare e la cacciagione. Quanto influirà l’arrivo impetuoso della natura sul tuo modo di vestire?
Riflettendoci, seguo molto il moto delle stagioni. Come per tutti, ho dei capi prediletti che mi sguinzaglio dietro tutto l’anno. Ma il tono generale ed i colori seguono l’andamento della natura: come dicevo prima, tanti colori in primavera (con grandissimo riguardo agli accostamenti ed alla regola che impone di non abbinare mai più di tre colori per volta!), tanto bianco sotto il solleone; bordeaux, grigio e marrone con l’arrivo dell’autunno. Magari con una spruzzata di arancione. Un po’ di vivacità non guasta mai. Ma mi accorgo ora di questo mio alternare le tonalità stagionalmente: vi ringrazio per la domanda! Avete dato risalto ad un istinto non meditato.
Il candore del manto nevoso. Sarà un inverno scoperto, stratificato o intimo e nascosto?
Intimo e nascosto. La moda che si accosta ai comuni sentori e sentimenti detta regole di ritorno ad un certo rigore, e di rinnovata auge per la tradizione. Che si accosterà a nuovi moti di innovazione nei tessuti e nei dettagli, più che nelle forme. Torniamo un po’ al classico ed al buon senso, che ci vuole ben coperti per affrontare i rigori dell’inverno. Del resto, non ho mai trovato glamour le impavide che si buttano sui marciapiedi innevati con sandali aperti e gambe nude, perché così impone la moda. La prima regola dell’eleganza dovrebbe essere “evitare il ridicolo”.
Fate tesoro dei consigli di Laura, prima di dare libero sfogo al vostro estro creativo.