da Graffi, Albatros, 2011.
Ritorno
Non è argento ma madre
di una cultura senza limiti
di età e di religione.
Diritti e doveri dispersi
sull’asfalto, schiacciati
dal rumore di pneumatici
in corsa.
Quanti insetti morti
sulla strada di casa,
sola.
***
Passato
Case disperse
dai tetti a punta
inutili, tanto non nevica più
sopra le piante del giardino
e dei miei piedi sudati.
Non mettere le scarpe
con i tacchi sotto i pantaloni:
potresti sembrare tua madre
che rideva dei sogni.
***
Voci
Silenzio.
Sputare via parole vuote
e respirare tra note e colori.
Leva le scarpe e cammina sul mondo.
Silenzio.
Ascoltare le note più pure del vento
ascoltare anche versi
di stomaco.
Silenzio.
C’è qualcuno che parla?
***
Buio
Nessuno alla porta,
nessuno a specchiarsi nel nulla
della luna nuova.
Cielo senza stelle
nuvole radioattive
dense di morte e veleno
sul mostro che vive
unico
sempre più solo.
***
Pranzi e cene
Affila la lama
più tagliente di un capezzolo di madre,
uccidi i miei sogni,
uccidi la paura, lo scherzo,
il volo falso di una stupita lucertola
che si credeva farfalla,
uccidi il mio essere
per dire
che sei indispensabile.
***
Chi sei?
Gratta la glottide
amaro pezzo di scimmia:
non credo che sia commestibile.
Eppure si spoglia,
è andata nel suo camerino,
è bella e profuma di acciaio.
Chi sei quando dormi?
assente in un corpo di fata
farfalla dal ventre di bimba
univoco fiume di linfa.
***
Routine
Rossi sono i colori della notte,
le lampadine delle nostre stanze
dove i sospiri trascinano la vita
in una danza umida di muffa.
Rossi sono gli odori del mattino,
la plastica scaldata della macchina
occhi bagnati di freddo e di paura
di chi corre per la sopravvivenza.
Rossi sono i rumori della sera
quando nel mare una ruvida sirena
è ignorata da pesci e pescatori
che si corteggiano in un tango senza fine.
***
Notte insonne II
Ho respirato lo zolfo
della tua pelle
liscia come guscio
di uovo
(o forse di lumaca).
Non è rimasto niente,
il corpo non trattiene
le gocce aliene
di questi estranei umori.
Nessun riguardo:
la legge di espulsione resta uguale.
[L'immagine è tratta da qui]