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Laura pausini parte da roma per il greatest hits world tour

Creato il 12 dicembre 2013 da Soniarondini @fashionintown
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“Ho creduto in un sogno e ho fatto bene”. Il coraggio di Laura Pausini, la sua forza, forse sono proprio nell’incrollabile fede in quel sogno. Lei si commuove, ringrazia i fan – perché sa che di fede, loro, ne hanno da vendere – e canta. La sua voce, prima della sua presenza sul palco e dei movimenti che la caratterizzano, è ciò che tutti aspettano. Anche in un palazzo dello sport, dove l’acustica non è mai impeccabile, quella voce arriva dritta a chi la ascolta, e non è poco. Dal Palalottomatica di Roma, dove si esibisce in quattro date fra l’8 e il 13 dicembre, fino a Toronto, in Canada, Laura Pausini ripercorre vent’anni di carriera in un viaggio a ritroso nel tempo. The Greatest Hits World Tour, inizia così, dall’ultimo successo, Se non te – che tutti già cantano a memoria – fino a La Solitudine che “fra le mie paure e le mie inquietudini, grazie a voi, non esiste più”. In poco più di due ore questa donna, che nel frattempo ha imparato il mestiere di artista, riesce a far saltare in piedi dodicimila spettatori, a farli ballare e commuovere senza mai perdere la loro attenzione; si cambia d’abito come ogni star internazionale che si rispetti, e gli abiti sono firmati Armani; si fa accompagnare da un’orchestra, oltre che dai suoi infaticabili coristi e dalla sua band; canta in spagnolo, in inglese, in portoghese, è inarrestabile. E a ben vedere, su quel palco, nonostante gli ologrammi, i video che scorrono sui backdrop, le luci studiatissime, non succede quasi mai niente di eccezionale: la scena è solo sua… ed è giusto così. Fra vecchi e nuovi arrangiamenti, quello di Surrender è una sorpresa: Laura Pausini ha saputo scegliere fra i suoi brani quello che più degli altri ha risentito del tempo e, trasformandolo, lo ha proiettato nella dimensione dei classici. E classico è il saluto con cui chiude ogni concerto: “questa notte, fate bene l’amore!” e per sentirlo dire da una voce che ha deciso di entrare nel mito, ad ascoltarla dal vivo ci dovete andare!

 

Grazie Happiness per averci regalato questa serata!!!

 

di Manuele Menconi

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