Le affermazioni di Laura Pausini sulle radio e case discografiche rilasciate in un commento in risposta ai fan che si domandavano come mai un brano del suo repertorio non fosse stato lanciato come singolo ( Troppo Tempo, ndr) sono rimbalzate, come prevedibile, in rete e riprese da qualche giornalista che in una logica di giornalismo sensazionalistico, che in genere ferisce e poco informa, si è sbizzarrito nella scelta del titolo per il suo articolo (" Laura Pausini contro le radio e le case discografiche "di Michele Monina ndr) . L'articolo a quanto pare non è sfuggito alla cantante che, infastidita ha subito reagito puntualizzando una volta per tutte il suo punto di vista su radio e majors, il loro ruolo e la loro importanza in un "attacco" diretto al giornalista al quale Laura presuppone di essere "antipatica" per aver mosso un appunto su alcune imprecisioni contenute in un libro scritto dal giornalista su di lei. Sempre dalla pagina facebook di Laura Pausini la risposta a Monina:
"[...] Io conosco giornalisti ai quali non piaccio ma che non riportano bugie così come fai tu" - tuona - "[..] io rispondo sempre ai miei fans su tutto quello che posso, ma tu riporti una mia risposta con un titolo inesatto, caro". "Io non odio affatto le radio e le case discografiche, pensi che io sia scema? Faccio dischi grazie alle case discografiche e se li posso ancora registrare dopo 22 anni è grazie alle radio. Ho solo spiegato come le case discografiche stiano lavorando nel panico di fallire e quindi male e di come le radio abbiano un ruolo importante in questo meccanismo. Non ce l'ho con loro. So che musica faccio e so che a volte le mie canzoni possono non piacere, dovrei odiarli per questo? io riporto un dato di fatto a chi mi chiede perché una canzone non sia stata presa in considerazione come singolo".
In conclusione: Laura non odia né le radio né le case discografiche, ma spiega semplicemente come funziona il sistema...
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