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Laura Pugno, La caccia, Ponte alle grazie

Creato il 25 ottobre 2012 da Atlantidelibri

Sono circa 130 le pagine di questo romanzo, ma dall’inizio si ha la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di molto originale nel panorama letterario italiano, sospeso tra il fantastico e il distopico, con una prosa essenziale quanto precisa ed evocativa ai massimi livelli, che si insinua immediatamente nel cuore del lettore. La caccia, la bestia, la telepatia, la natura e i legami familiari, e sull’altro versante un potere oscuro dai toni astratti, danno vita ad riuscitissimo intreccio!

Una lettura coinvolgente ed entusiasmante, davvero complimenti all’autrice, che inaugura questa nuova collana di Ponte alle grazie destinata ad ospitare talenti da scoprire e conoscere.

Laura Pugno, La caccia, Ponte alle grazie

En un giorno qualsiasi, nella città di Leilja, il cadavere di una donna rossa viene ritrovato nella modesta casa di un uomo. C’è molto sangue, ma non le appartiene: lo ha perso l’uomo, un ex miliziano che risponde al nome di Nord, ora scomparso. Suo fratello Mattias, che gli è legato dalla misteriosa e probita pratica della telepatia, si avvia a seguirne le tracce, che lo portano sui monti selvaggi ed arcaici del Gora: un confine assoluto oltre il quale vivono imprecisate civiltà, un luogo dove la Natura è per sempre irredimibile, dove le rosse volpi sopravvivono a ogni furbizia dei cacciatori. È lì che scomparve un giorno il padre dei due ragazzi, è da quel luogo che discende la bellissima donna mutante che è stata ritrovata morta, è lì che vive un’enorme e imprendibile Bestia minacciando la vita dei cittadini, ed è lì che Mattias intuirà l’essenza nascosta della propria stirpe, la chiave autentica della propria esistenza, il senso della naturalità perduta per sempre eppure continuamente presente nel vivo, nel corpo di ognuno.

I GIUDIZI
“La tensione verso l’inatteso non abbandona mai la pagina… quello che Laura Pugno scrive resta appiccicato alle dita con cui poi toccherai tutto il resto.”
Michela Murgia
“Pugno ha una autorità e strana capacità di presa che cattura il lettore costringendolo a una lettura appassionata e tesa.”
L’Unità
“Si salvi chi può: è nata una grande scrittrice.”
Tuttolibri – La Stampa

UN BRANO
“Lei sorride, e improvvisamente vedo che è bella, molto bella, che la bellezza di ognuno dei particolari del corpo – i capelli color fuoco, la pelle così bianca, di un biancore che riflette la luce – si somma in una qualità più grande. Sorride, e io cerco un modo per trattenerla. Mi chiedo cosa posso offrirle, mentre lei alza gli occhi verso di me, occhi color terra, chiari.”

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Laura Pugno è nata a Roma nel 1970. Ha pubblicato tre romanzi, Antartide (minimum fax, 2011), Quando verrai (minimum fax, 2009), Sirene (Einaudi, 2007; Premio Libro del Mare 2008 e Premio Dedalus 2009); una raccolta di racconti, Sleepwalking (Sironi, 2002); tre raccolte poetiche, La mente paesaggio (Perrone, 2010), Il colore oro (Le Lettere, 2007) e Tennis (NEM, 2002); la plaquette gilgames’ (Transeuropa, 2009) e i testi teatrali di DNAct (Zona, 2008). È presente in varie antologie di prosa e poesia, tra cui Nuovi poeti italiani 6 (a cura di Giovanna Rosadini, Einaudi 2012), Poeti degli Anni Zero (a cura di Vincenzo Ostuni, Ponte Sisto, 2011), Narratori degli Anni Zero (a cura di Andrea Cortellessa, Ponte Sisto, 2012) e nel Decimo quaderno italiano di poesia contemporanea (a cura di Franco Buffoni, Marcos y Marcos, 2010).



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