A Siena si sta organizzando il primo laboratorio per la futura Laurea Triennale Geometri. Ma vediamo di capire bene di cosa si tratta.
Si parte con i primi corsi sperimentali nei CAT per lauree triennali in ingegneria civile e ambientale, che daranno accesso all’esame di abilitazione all’albo dei geometri: a Siena, dove il collegio dei geometri locale ha appena trovato un accordo con l’università Uninettuno per attivare presso alcuni istituti i corsi di laurea, che, come sappiamo, non si farà nelle Università, ma negli Istituti e nella stessa città in cui lo studente si è diplomato. L’ipotesi proposta dal Consiglio Nazionale dei Geometri al governo è infatti la seguente: trasformare la tesi di laurea in esame di abilitazione e creare dei corsi presso i CAT attraverso i quali lo studente risulti direttamente abilitato, con la collaborazione dell’Università del luogo.
A propostito di Siena, Maurizio Savoncelli, Presidente del Consiglio nazionale dei Geometri, parla però solo di un primo passo, perchè per la riforma serve l’intervento del ministero. L’iniziativa senese infatti non ha niente a che vedere con il super geometra, che nascerà solo se ci sarà una modifica alla legge da parte del ministero dell’Istruzione.
In mancanza di una modifica normativa il modello ipotizzato dai geometri non potrà essere sperimentato.
Lo stesso Savoncelli spiega con precisione: “Il corso di Siena sarà una laurea triennale in ingegneria civile e ambientale, basata sulle regole attuali. Alla fine del corso gli studenti dovranno sostenere l’esame di abilitazione per accedere all’albo. Nel caso di Siena non parlerei di una sperimentazione del nostro progetto ma di un percorso virtuoso che avvicina i ragazzi al percorso universitario”.
E prosegue: “Abbiamo presentato il nostro progetto ad aprile e abbiamo incontrato il ministro a luglio. Attualmente la questione è sotto esame e so che il ministero la sta analizzando con attenzione. Speriamo di portarla in fondo a breve”.
Quello che sta accadendo a Siena potrebbe succedere anche altrove: alcuni ordini. Negli ultimi mesi il Consiglio Nazionale ha ricevuto moltissime manifestazioni di interesse e richieste di informazioni dalle scuole e dalle di famiglie.
Quando partirà il nuovo sistema? Di tempi stabiliti non si può parlare, in attesa del Ministero… Però, per esempio, in Piemonte diversi collegi stanno pensando di avviare iniziative che anticipano il progetto di riforma.
A proposito della professione, riportiamo di seguito tre punti con i quali proprio Maurizio Savoncelli ha chiarito i tre elementi innovativi che il parere 2539/2015 del Consiglio di Stato porta in dote per sbrogliare la matassa delle competenze progettuali dei geometri in tema di costruzione di edifici in zona sismica e mediante l’uso del cemento armato.
1. Con l’abrogazione dell’art. 1 del regio decreto n. 2229 del 1939 non esistono più riserve alla progettazione con il cemento armato.
2. Viene citata la collaborazione interprofessionale fra le varie categorie dei tecnici “titolari di diverse competenze tecniche”. È cioè non solo permesso, ma da incoraggiare la sinergia tra i vari professionisti.
3. È sempre possibile per il Geometra svolgere in autonomia l’attività di progettazione architettonica (e amministrativa, comprendendo con questo termine la cura dei permessi e dei titoli autorizzatori) e direzione lavori. Questo perché in tali casi non entrano in gioco gli aspetti riguardanti i calcoli strutturali e le verifiche sismiche.
Sempre a proposito di competenze progettuali dei geometri e proposito della facoltà del geometra di realizzare opere in cemento armato, Savoncelli ha chiarito anche che “Sì è possibile nelle zone a basso rischio sismico, purché non intervenga pericolo per la pubblica incolumità come è il caso delle modeste costruzioni civili, delle piccole costruzioni accessorie a quelle rurali e degli edifici per uso di industrie agricole, che non richiedono particolari operazioni di calcolo”.