Sapete ormai che mi piacciono i libri un pò fuori dal comune, ma anche io, come molti, d’estate soccombo un pochino al genere chick lit con piacere. E’ leggero, è divertente e adatto all’ombrellone.
Tra le mie ultime letture di questo genere voglio citarvi il libro:
Titolo: Dancing naked in Dixie
Autore: Lauren Clark
Trama: Julia è un’eroina fuori dai soliti canoni. Questo è fuori dubbio. E’ uno giornalista che lavora per una rivista di viaggi e adora il suo lavoro, non tanto perchè ama scrivere, ma perchè non è capace di stare ferma un minuto ed essere sempre in viaggio, sempre di corsa è per lei vitale in un certo senso. Per questo vive nella caotica New York (quei opchi giorni all’anno in cui è a casa) e per questo non si è mai impegnata seriamente con un uomo, ma dietro a questa sua vita frenetica c’è un disagio: infatti Julia soffre di ADHD sindrome da deficit di attenzione ed iperattività.
Essere sempre in viaggio, perdere giorni, a volte non sapere bene dov’è e cosa deve fare, tutto questo si ben adatta alla sua malattia, ma a ritmi così alti la esarcebera e il suo fisico ne soffre, non che lei voglia ammetterlo. Ed il suo lavoro ne soffre, infatti non ha nemmeno più la pazienza di rileggere ciò che butta giù in fretta e furia. Perciò quando i vertici della rivista cambiano il nuovo capo di Julia le da subito un ultimatum o si da subito una raddrizzzata ed inizia a scrivere sul serio o verrà licenziata.
Le affida un incarico molto insolito e calmo per i suoi gusti, la manda nel profondo Sud degli Stati uniti in una minuscola cittadina dai ritmi sonnolenti che però sta cercando di risollevare il suo lato turistico grazie alle sue residenze storiche.
Julia è sconvolta e ferita da tutto ciò anche perchè il suo nuovo capo è suo padre, con cui ha rotto i rapporti da lungo tempo soprattutto dopo la morte di sua madre che per lei è stata molto dolorosa. Non capisce che lui sta facendo tutto questo per il suo bene.
Così si ritrova nel sonnolento Sud, ma i guai sembrano seguirla anche lì. Avrà incontri difficili con formiche rosse, bambini iperattivi, madri alcolizzate, fidanzate possessive e te talmente dolce da dare la nausea…..ma in tutto questo imparerà anche a rallentare i suoi ritmi, e a capire che per lei è una cosa positiva.
Inoltre l’incontro con una bambina che probabilmente soffre della sua stessa malattia l’aiuterà finalmente a parlarne apertamente e ad accettarla invece che a nasconderla.
La mia opinione: la scrittura di questo libro è curiosa poichè, seguendo il punto di vista di Julia, è veloce nei primi capitoli, quasi convulsa, ma poi capitolo dopo capitolo, più Julia rallenta, più anche lei lo fa. Inoltre anche se parte con uno stile molto gaio, in realtà tratta anche temi molto seri:
La malattie e la perdita: Julia ha la sua malattia, ha dovuto vedere la madre consumata da un’altra malattia e poi morire e come se non bastasse il padre è sempre stato assente e più interessato al lavoro che non alla famiglia
L’alcolismo: il protagonista maschile ha una madre alcolizzata
Problemi famigliari: Abbiamo già detto dei problemi tra Julia ed il padre, ma anche il protagonista maschile non scherza, infatti oltre alla madre alcolizzta, ha una sorella che è ragazza madre, una fidanzata egoista e materialista ed un padre che non lo capisce e che anzi la pensa in tutto in modo diverso e contrario e non lo nasconde
Temi storici ed ecologici: la piccola cittadina del sud è a una svolta temtare di attirare turisti è necessario per l’economia ma in quale modo, ci sono due fazioni opposte: chi vuole preservare e valorizzare gli edifici storici, e chi invece vuole abbatterli per costruire appartamenti vista lago e centri commerciali. Tema quanto mai in auge anche da noi, no?
Ma oltre a questi temi seri, abbiamo ironia, romanticismo e un’ambientazione da piccola città dove tutti sanno tutto di tutti che affascina e conquista.
Un libro molto carino, che mi sento di consigliare, a tutti ,se sarà pubblicato in italiano.