Magazine Cinema

Laurence anyways

Creato il 01 febbraio 2015 da Veripaccheri
Fondazione Cineteca Italiana presenta: Xavier Dolan-"Mommy" e 4 anteprime
Laurence Anyways
di Xavier Dolan
con Xavier Dolan, 
Canada, Francia 2012
genere, drammatico
durata, 159'
LAURENCE ANYWAYS "Laurence Anyways" è il terzo film di Xavier Dolan in soli quattro anni e, nonostante ciò, può essere considerato il suo opus magnum, un’opera di un’incredibile difficoltà registica e narrativa, una vera e propria summa poetica e stilistica, difficilmente conciliabile con la giovane età dell’autore e col tono melò-auto-ironico che aveva caratterizzato le due precedenti pellicole.Laurence (Melvil Poupaud), scrittore e maestro di scuola, porta un nome che in francese è convenzionalmente adatto a entrambi i sessi - da qui il titolo del film.
Dopo alcuni anni di felice convivenza con Fred (nome completo Frédérique, interpretata da Suzanne Clément), Laurence la informa che vuole diventare una donna.
Lui non è gay, la rassicura. Lui ama ancora le donne. Lui ama ancora lei, Fred.La loro vita, scandita da una liturgia del quotidiano ormai consolidata e apparentemente appagante,  è inquietata dalla regia di Dolan che, grazie a repentini cambi di sonoro ed improvvisi mutamenti di montaggio informa lo spettatore dell’alienazione e della felicità solo apparente in cui vive Laurence.Ancora una volta Dolan crea un linguaggio fatto di riferimenti al mondo dell’arte che da solo basterebbe a spiegare tutta la trama: se una copia della Gioconda – emblema  per eccellenza dell’ambiguità – è appesa sopra il letto dei due, i riferimenti a Basquiat, Mauriac e all’omosessualità di Proust sono altrettanto significativi.Vivere nel corpo di un uomo è per Laurence la morte, uno stillicidio che si somma all’espiazione che sente gravare su di sé per il fatto di occupare  un corpo che non è il suo. Fred, libera pensatrice, convinta che la sua generazione sia in grado di affrontare anche questo e che non ci sia un limite a nulla, specialmente in amore, accetta la situazione e aiuta Laurence tanto nella sua metamorfosi fisica, quanto nelle prime difficoltà che questi incontrerà sul lavoro e in famiglia. Significativamente egli decide di vestirsi da donna proprio il giorno del compleanno della madre, a cui si presentacon vestiti e trucco eccentricamente femminili Paradossalmente sarà proprio questa esplosione di sincerità a consentire ai due di ritrovare se stessi e costruire un rapporto finalmente sincero.La parabola dellamore di Laurance e Fred si sviluppa nell'arco di dieci anni, fra gli alti e i bassi comuni a qualsiasi relazione.
LAURENCE ANYWAYS Leitmotiv della pellicola è il continuo tentativo dei protagonisti – incarnazione vivente dell’omnia vincit amor–, di sfidare le regole  restando insieme contro ogni evidenza  seguendo la logica del cuore e non quella dei costumi socialmente lodevoli. Può l'amore sopravvivere a una tale trasformazione? Sono forse le restrizioni fisiche e i costumi più potenti della misteriosa chimica che attrae due persone?Dolan è in grado di utilizzare una narrazione registica che da sola crea la storia, ovvero di far si che il significante sia autonomamente anche significato. In questo senso il film è un’esplosione di colori, luci, suoni, rumori, dialoghi che scorrono come fiumi in piena, di urla che denunciano la rabbia giovane dei protagonisti e di tutti coloro che vorrebbero essere compresi ma non possono esserlo perché sono racchiusi nella gabbia che madre natura ha dato loro alla nascita.Il film procede intessendoscene, dialoghi, videoclip, scatti surreali e onirici, immagini che divengono metafore dei pensieri dei protagonisti; fili che si intrecciano perfettamente l’un l’altro, fondendosi in un’euritmia narrativa e in un equilibrio registico mirabile.Abbagliante è lutilizzo del colore che viene associato ad ogni personaggio; basti pensare che il blu – cromia della disperazione, della tristezza ma anche della gelosia- è quasi sempre presente in scena, e non manca mai di caratterizzare la persona di Fred, in opposizione al rosso fuoco dei suoi capelli.Yves Bélanger alla fotografia è in grado di raggiungere livelli di estetismo e perfezione che quasi isolano lo spettatore, incantato da una spasmodica ricerca di bellezza visiva, bombardandone i sensi e le voglie.
LAURENCE ANYWAYS
Di grande forza espressiva e' la sequenza finale -scandita dalla colonna sonora dei Moderator-, in cui i due protagonisti, dopo anni di lontananza, si ritrovano a Ile aux Noix, a trascorrere qualche ora di spensierata felicita' assieme. Ogni elemento del paesaggio circostante pare celebrare la loro unione, in una danza onirico-surreale in cui dal cielo cadono vesti e tessuti d'ogni sorta, quasi a evidenziare l'eccezionalita' del rapporto che li ha comunque uniti lungo tutta la vita.
Erica Belluzzi

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :