Magazine Informazione regionale

Lauria, il consigliere Francesco Forte: “Non si ha il coraggio del cambiamento, il sindaco ci ripensi”

Creato il 01 maggio 2013 da Ecodibasilicata

Ecco quanto ha dichiarato il consigliere comunale di Lauria Libera Francesco Forte a margine del consiglio svoltosi il 29 aprile scorso. “É bene ricordare a noi stessi il senso di alcune parole, che vengo sempre più esibite e sventolate agli occhi della comunità in modo improprio, ma che in primis è meglio rivisitare alla coscienza di noi stessi, perché non devono farci cadere nell’ipocrisia e nella mediocrità. In questo momento storico così complesso siamo , infatti, circondati da questi mali, quindi facciamo attenzione e non sentirci superiori. Il nostro tempo è accompagnato in modo costante, e credo a volte in modo ossessivo, da due epitaffi che continuamente suonano all’interno di ogni discussione : Rinnovamento e Cambiamento:
- il rinnovamento deriva da rinnovare, che nella nostra lingua è una parola che ha molteplici significati, e se analizzata per bene produce risultati molto discrezionali, ma al di là di questo, il rinnovamento è composto da una semplice, ma significativa, base di derivazione latina: render nuovo.
- l’altra parola che viaggia a braccetto con il rinnovamento è il cambiamento, che letteralmente vuol dire sostituire e/o rendere diverso o cercare di trasformare. Un cambiamento che appunto è solo nell’aria e che rende incomprensibili alcune scelte.

Teniamo a mente che render nuovo o rinnovare o cambiare non è per forza nel sostituire una persona fisica in se per se, ma cambiare il modo di agire, il modo di affrontare i problemi, lo voglio rimarcare perché non sono un fautore del “tutti a casa” ma penso e credo semplicemente che bisogna cambiare marcia e dobbiamo farlo dentro di noi iniziando a reagire in modo diverso. Sindaco avevamo bisogno di un segnale, di una risposta, di un
cambiamento che doveva e poteva essere anche negli uomini, era il momento giusto !
In questa semplice premessa filologica in cui mi sono dileguato, voglio trovare un fondamento per dare un senso al mio comunicato, perché un senso alle cose bisogna pur darlo, o quanto meno provarci: siamo infatti all’ennesimo atto di immobilismo nel rinnovamento e nel cambiamento! Quel rinnovamento che si sventola da tutti i poli ma che esce storpio e dispatico come una nota suonata da un pianista senz’anima.
Con la riconferma della Prima Giunta Mitidieri quest’amministrazione manifesta in pieno il senso d’incomprensibilità e sbandamento che ci sta accompagnando, ahimé, da parecchio tempo. La riconferma della giunta Mitiditieri Primo, “tale e quale a com’era”, non è altro che la conferma empirica dello stallo politico, che in questo momento di crisi sociale ed economica, vede ancora prevalere il tatticismo politico/partitico, con i problemi relativi che sono all’interno della vostra stessa maggioranza, ai problemi che ci circondano .
Sindaco, non arriviamo più a comprendere il perché di alcune scelte, che risultano incomprensibili e ingeribili, al di là della stima reciproca che riguarda la Vostra persona. Scelte cui provo a tracciare una linea logica per capire meglio cos’è che non funziona…da oltre due mesi si apre una crisi politica all’interno del più grande partito di maggioranza e bisogna pur considerare l’immobilismo de facto anche se privo de jure, che ha portato comunque non poche questioni e complicazioni, poi però si arriva dopo qualche settimana, dalla presunta crisi politica del PD lauriota, all’azzeramento ufficiale della Prima Giunta Mitidieri. Fin qui può essere tutto lineare, ma dopo 2 anni dalla nostra elezione e dopo quasi 3 mesi di
crisi della giunta arriviamo in consiglio comunale per vedere il nuovo governo cittadino:
si ricompone la giunta Mitidieri Bis ex-novo !!!

Ma allora Sindaco a cosa sono servite queste verifiche? A cosa ha portato questo stallo politico? Quanto gioverà effettivamente all’immagine di questa amministrazione che è nata già il primo giorno sotto la grande “accozzaglia partitica”? Perché non è stato sostituito l’Assessorato più importante, come quello al Bilancio, in un momento così delicato e cruciale? Dov’è il vero rinnovamento? Cos’è che intendiamo per cambiamento?
Le domando che Le rivolgo so’ che avranno una risposta di facciata perché ho già sentito tante volte nonostante la mia giovane attività consiliare, pertanto, più che dare risposte a me stesso Le chiedo di dare risposte concrete ai cittadini, perché a volte ci perdiamo tutti in giri di parole inutili, in tatticismi politici che non servono a nient’altro se non al far scollegare ancora di più i cittadini dalla vita politica.
E’ bene ricordare che la Politica è bella, ma è bene anche ricordare che chi in politica sbaglia o è incapace, con un minimo di onestà intellettuale dovrebbe semplicemente farsi da parte. Come dobbiamo ricordare che la Politica stessa, quella con la P maiuscola, dovrebbe cercare dentro se stessa quel rinnovamento e quel cambiamento che invece l’hanno portata ad essere semplicemente una lobby del potere, dove chi entra non vuole più lasciar posto.
Prima di concludere voglio ringraziare ufficialmente l’ex Ass. Di Lascio che ha incarnato meglio di altri il momento che stiamo vivendo e forse ha interpretato meglio di chiunque quello che è il nostro tempo. I
ringraziamenti sono sinceri, per l’uomo, per l’onestà e per la grande umanità che ha sempre accompagnato ogni sua scelta.
Non sono sicuro però se voglio fare a questa nuova vecchia giunta un augurio di buon lavoro perché sono scettico e perché sinceramente non capisco perché una cosa che dopo due anni non funziona dovrebbe improvvisamente iniziare ad essere efficace, perché come dicevano i nostri nonni : U ciucciu si nun à fàtta a tri anni a cuda,na non a fà cchjiù !

Concludo con una citazione perché a volte ho paura di essere dentro le pagine del celeberrimo capolavoro di Tommasi di Lampedusa, infatti, nella battute del Il Gattopardo voglio fermare la mia discussione perché ” se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, invece spero che sia solo la frase chiave del libro, ma alcune scelte portano a pensare che le cose solo apparentemente si possono cambiare, ma nella realtà tutto rimane come prima perché in fondo siamo tutti un pò dei Gattopardi o dei Leoni, ma questo non ci porterà ahimè né a rinnovare, né a cambiare.

Per questo motivo Sindaco le chiedo di ritornare sulla sua scelta o in alternativa sciogliere il consiglio e mandare tutti a casa: serve del cambiamento vero”.

forte


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog